Léna Situations, chi è la Ferragni francese che vende più di Carrère

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«+ = + non è matematica: è filosofia!» grida saltellando, braccia alzate, sorriso irresistibile, sguardo fisso dentro la telecamera (cioè il telefonino), Léna Situations, al secolo Léna Mahfouf, 22 anni, dal 2016 sui social, 1,6 milioni di abbonati su You Tube, 800mila su TikTok, 2 milioni su Instagram, un libro («Toujours Plus», Sempre Più) pubblicato da Robert Laffont che ha venduto 62mila copie in tre settimane, più dei concorrenti blasonati come Emmanuel Carrère o Joel Dicker. «+ = +», ovvero, secondo la filosofia di Léna Situations: il positivo attira il positivo. Il libro è un manuale di crescita personale per giovani: «Quelli che esistono dice Léna sono libri scritti da cinquantenni che ti dicono che per diventare miliardario devi alzarti alle 4 del mattino. O ti indicano la strada per la felicità in 36 tappe». Inutile spendere energie a demolire la ragazza, come qualche anziano spettatore o lettore - trent'anni già potrebbero bastare per rientrare nella categoria - potrebbe avere la tentazione di fare: Léna Situations provoca entusiasmo ovunque passi. Il motivo? «È onesta, è sincera, mette allegria, capisce le cose» dice chi la conosce (perché la segue).

Di che parla? Di tutto: gli amici, i capelli ricci, i brufoli, il corpo, la moda, le crisi di angoscia (una anche in diretta) come superare la mania di rimandare sempre tutto, del papà burattinaio. È lei che parla, lei che si riprende, lei che fa il montaggio (da professionista). I suoi «vlog d'agosto» un video al giorno durante i mesi di agosto degli ultimi tre anni (chi è del mestiere, assicura che per postare un video al giorno di quella fattura bisogna essere un fenomeno) hanno fatto schizzare i like. «Non li sto più a misurare dice li considero per quello che sono: persone. E mio padre mi ha insegnato una cosa bellissima, usiamo come unità di misura lo Stade de France. Se ho 200mila like mi dico: ho due Stade de France».

Il successo in libreria ha scatenato la curiosità anche all'estero: il britannico Times per esempio le ha dedicato un articolo, ironicamente commentando che la Francia di «Voltaire, Victor Hugo e Marcel Proust» conta ormai una nuova personalità. È certamente facile ironizzare su Léna Mahfouf. Più difficile tenerle testa durante un'intervista. «Ancora oggi, essere donna e avere ambizione dà fastidio. Io considero che ho una passione e che faccio il possibile per raggiungere il mio obiettivo» ha detto di recente a Libération. Alla domanda: quanto guadagni? (adesso che i grandi marchi del lusso come Dior, Balmain o Prada la corteggiano e le propongono contratti), risponde invariabilmente «abbastanza per concedermi delle cose che mi piacciono, non abbastanza per comprarmi una casa». 

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Dai genitori algerini ha ereditato «valori di sinistra», libertà e «l'abitudine ai mestieri originali»: accanto al papà Karim che fa spettacoli di marionette per bambini, la mamma lavora come stilista free lance. È lei a passarle il gusto della moda: «Per me dice è l'attività in cui puoi meglio esprimere chi sei». E lei, chi è, lo esprime con una facilità e una spontaneità difficili da trovare in circolazione. Dopo un anno negli Stati Uniti a studiare moda e marketing (pagato con i risparmi di famiglia e molti lavoretti, «fino a sei al giorno») torna a Parigi e decide che «è il momento di vedere se potevo fare di You Tube il mio mestiere». In quattro anni, You Tube è diventato più del suo mestiere. Alcuni librai parigini storcono il naso a dover ammettere che il libro più venduto è quello di Léna Situations. Ma forse proprio l'influencer di 22 anni (lei veramente preferisce «creatrice di contenuti» o al massimo «consulente per marchi») è riuscita più di altri intellettuali o scrittori «veri» a dire qualche semplice verità particolarmente benvenuta in quest'epoca: «Siate positivi, quando qualcuno entra in una stanza e sorride ed è disponibile, gli altri hanno voglia di fare lo stesso. Non abbiamo forse tutti bisogno di disponibilità?».
 

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Il Mattino