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Il fronte del #metoo avanza anche in Kuwait. Tutto è partito da una blogger di moda e poi da quel momento sono iniziate le prime ammissioni. Le donne in Kuwait di fatto stanno sfidando le norme conservatrici e la cultura della "vergogna" a parlare apertamente contro le molestie e gli abusi di potere. E' la prima volta che una campagna sui social media avanza in questo terreno molto accidentato.
Decine di testimonianze hanno fatto affiorare una realtà finora nascosta.
Il fenomeno del #metoo all'interno del mondo arabo è una novità in assoluto che avanza in ogni paese, compresa l'Arabia Saudita, tra le società più restrittive e chiuse. Nonostante le timide aperture avanzate dal principe saudita Mohammed bin Salman e dalla casa regnante degli Al Saud restano in carcere diverse attiviste saudite che si battevano per diritti fondamentali.
In Kuwait ad sbriciolare il muro del silenzio è stata la fashion blogger kuwaitiana Ascia Al Faraj, che ha più di 2,5 milioni di seguaci sui social; in un video ha detto che nel suo paese effettivamente c'è un problema.
«Ogni volta che esco, c'è qualcuno che mi molesta o che molesta un'altra donna in strada. Non avete vergogna? Abbiamo un problema di molestie in questo paese, e ne ho abbastanza».
Il Mattino