Un passo in avanti nella lotta all'anoressia. Stop ai modelli estetici «anoressici» nella pubblicità: entra in vigore domani una modifica del Codice di...
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Adua del Vesco, l'ex di Gabriel Garko: «Ero anoressica, pesavo 34 chili. Volevo morire»
L'art. 12 bis del Codice Iap - ricorda l'Istituto nella nota - disciplina «la comunicazione commerciale di prodotti o servizi suscettibili di presentare pericoli, in particolare per la salute, la sicurezza e l'ambiente e, in generale, vieta il ricorso in pubblicità a rappresentazioni che possano indurre il pubblico a sottovalutare le regole di prudenza o a ridurre il senso di vigilanza e responsabilità verso i pericoli». Con le modifiche, la norma «include ora in modo esplicito anche quelle rappresentazioni che richiamano palesemente condizioni patologiche del comportamento alimentare, come l' anoressia e la bulimia». La modifica, spiega ancora lo Iap, «nasce dalla consapevolezza degli operatori della comunicazione che i modelli estetici proposti dalla pubblicità possono in qualche misura condizionare soprattutto il pubblico dei più giovani nel perseguire determinati stili di vita e canoni estetici. Certamente i disturbi del comportamento alimentare sono legati a particolari condizioni di disagio psichico le cui cause sono molteplici. Tuttavia inseguire dei modelli estetici veicolati dai mass media che esaltano le 'icone della magrezzà può contribuire negativamente ad alimentare tali disagi e suggerire comportamenti errati nei soggetti già predisposti».
Da qui «l'assunzione di responsabilità da parte dell'Istituto, degli enti e degli operatori che ne fanno parte, nel dare il proprio contributo a vigilare su questo nuovo fronte, attivando i propri meccanismi di sanzione laddove si riscontrino messaggi in contrasto con la nuova norma».
Il Mattino