Chissà come la prenderebbe Gignese sul Lago Maggiore, dove si trova un Museo dell'ombrello unico al mondo o la storica famiglia Talarico a Napoli che in materia di...
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Karim ci tiene a precisare che l'ombrello dice «addio alle gocce anche uscendo dall'auto», quando la manovra di apertura è solitamente scomoda, con le pareti dell'ombrello che cercano di farsi spazio in uno spiraglio dello sportello. Un oggetto incontrastato nel tempo, spesso dato per scontato e identificato come accessorio banale, di uso comune e una noia da trascinarsi dietro quando piove, anche se in origine era un riparo dal sole come suggerisce il suo nome evocativo dell'ombra.
Non è chiaro se nacque prima in Cina, India, Egitto o Persia. Proprio qui è più volte raffigurato mentre ripara gli imperatori, nell’Antico Egitto come parasole per gli dei, in Antica Grecia indispensabile per una signora ed è probabilmente da qui che giunge all’Antica Roma. In Cina ha proprio la forma che conosciamo a oggi.. Comunque stiano le cose, fatto sta che ci saranno anche risvolti sociologici: con l'ombrello inverso cambia il manico e bisognerà rivedere a questo punto anche il gesto omonimo, ispirato proprio al parasole, le prossime volte che qualcuno la fa grossa.
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Il Mattino