La prima impressione è quella che conta, soprattutto durante un appuntamento, ecco perché è importante non sbagliare e per evitare il fallimento basta seguire...
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Sorridi, gesticola (consapevolmente), e stai attento al movimento delle sopracciglia: questi i tre segreti per non fallire al primo appuntamento. A spiegarlo è Edward J C Smith, fondatore della britannica 'Champion Academy'. In un tutorial sul suo canale Youtube il famoso lifestyle coach mostra come sfruttare il linguaggio del corpo al primo appuntamento.
Smith è specializzato nell'insegnare alle persone come padroneggiare la comunicazione, in particolare quella non verbale. Come spiega nel tutorial, nel rapportarci con gli altri "noi inconsciamente decidiamo sempre se qualcuno per noi è: un amico, un conoscente, un partner intimo o nulla". La comunicazione non verbale svolge un ruolo importantissimo nel superare la categoria del 'nulla'.
Il primo consiglio che il lifecoach si sente di dare a chi sta tentando di superare le barriere emotive di un'altra persona è di mostrarsi amichevole. Nel linguaggio del corpo questo si traduce nel tenere sempre le mani al di sopra dell'ombelico. In questo modo ci si mostra tranquilli e, al tempo stesso, si trasmette all'altra persona l'idea che non ci sia nulla da temere in questo incontro.
Il secondo è molto semplice, ma sottovalutato: sorridere. "Dovete usare la vostra bocca e sorridere", ribadisce Smith. Quando si sta approcciando per la prima volta a qualcuno, ci si dovrebbe sempre chiedere se si sta dando all'altro la migliore immagine di sé.
L'ultimo riguarda le sopracciglia, un mezzo di comunicazione poco controllabile ma che esprime l'interesse nella conversazione. "Quando sorridi, mantenendo le mani nella posizione già indicata, le tue sopracciglia si muovono su e giù: state attenti a mostrarvi partecipativi". E questo significa mai sopracciglia verso il basso, perché si trasmettono emozioni negative.
Questi i tre consigli dell'esperto per mostrarsi coinvolti e amichevoli nel primo incontro, al di là delle parole. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino