Qualche giorno fa, durante un programma di KMXZ Tucson, una radio dell’Arizona, si stava parlando del produttore cinematografico Harvey Weinstein e delle molestie...
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La storia di Robinson risale al 2000: dopo aver parlato su internet con il produttore, solo di cose professionali, la sceneggiatrice accettò di incontrarlo dal vivo. Lui andò a prenderla in auto per portarla in un ristorante, ma poco dopo averla fatta salire, fermò la macchina e – facendo finta di prendere una cosa dal porta-oggetti vicino al sedile del passeggero – la aggredì. Dopo essere scappata, Robinson raccontò ciò che era successo a sua madre e anche alla sua amica Carrie Fisher.
Poco tempo dopo Fisher scrisse a Robinson per dirle che era andata negli studios di Sony e aveva personalmente consegnato al produttore che l’aveva aggredita un pacco di Tiffany con un fiocco bianco che conteneva una lingua di mucca. Insieme al pacco c’era un biglietto su cui Fisher aveva scritto che se il produttore avesse fatto di nuovo quello che aveva fatto a Robinson a lei o a un’altra donna, la prossima consegna sarebbe stata di «qualcosa di suo, in un pacco molto più piccolo».
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Il Mattino