Raoul Bova figura tra le persone che hanno chiesto aiuto a Luca Palamara. Nelle intercettazioni pubblicate, infatti, compare una chat su Whatsapp in cui l'attore chiedeva...
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Il nome dell'attore è finito nelle carte della Procura di Perugia che sta indagando sulle nomine della Giustizia pilotate. A riportare stralci delle intercettazioni depositate dai magistrati perugini è l’edizione online del Corriere della Sera. La conversazione tra i due è avvenuta a proposito della sentenza di condanna per evasione fiscale nel quinquennio 2005-2010.
La vicenda era diventata, data la popolarità del protagonista, un caso mediatico. L'attore si lamentava oltre che per l'ingiustizia della sentenza anche per le ripercussioni a livello professionale: «Vorrei scrivere pubblicamente qualcosa, mi stanno annullando molti contratti». E Palamara rispondeva parlando dei giornalisti come di una «piaga».
Così l'ex presidente dell'Anm tentava di rincuorarlo: «Sono sicuro che la tua onestà alla fine verrà fuori». «Ma ti chiedo di verificare se ho meritato una condanna così dura. Così mirata. È stata considerata una manovra premeditata. Sono sotto shock. Ma in tutto questo il commercialista non ha alcuna responsabilità?», insisteva Bova. «Ti faccio sapere ma devi reagire, non è perso nulla», la risposta del magistrato. Qualche giorno dopo l’attore pubblicava un comunicato stampa per spiegare la sua versione della vicenda e riabilitarsi di fronte all’opinione pubblica. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino