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Il termine scariants, nato dalla fusione di scary e variants, è un neologismo che indica la paura da varianti del Covid e il pessimismo generale che si è creato intorno a questo fenomeno. La parola è stata coniata da Eric Topol, professore di medicina molecolare presso Scripps Research ed ex membro del comitato consultivo del Covid Tracking Project nonchè autore di diversi testi scientifici. Il termine è stato ripreso in Italia anche da Roberto Burioni in alcuni suoi tweet.
In un'intervista su WebMD, pubblicata su YouTube a inizio marzo, Topol parla della psicosi da varianti facendo riferimento a diversi esempi di varianti negli USA: «La variante della California è stata segnalata come il diavolo senza prove che sia letale».
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Sempre Eric Topol in un articolo sul New York Times, lo scorso 13 aprile, ha ripreso il tema tranquillizzando i lettori: «Le notizie sulle varianti del coronavirus possono sembrare spaventose per un pubblico non abituato al gergo genomico. Ma i virus subiscono frequentemente mutazioni, sia all'interno delle persone infette sia mentre viaggiano da una persona all'altra. Ecco perché è importante ricordare questo: tutte le varianti sono “innocenti” fino a prova contraria».
Le varianti del Covid sono diventate dall'inizio della campagna vaccinale il principale problema da affrontare.
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Il Mattino