Chiede del pane e trova un lavoro. Il titolare del forno di Passo Ripe, finito nel mirino per i panini trovati nel cassonetto, spiega il sistema del reso che porta allo spreco ed...
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Fatta questa premessa aggiunge: «ho bisogno di una persona per mandare in ferie il personale e tra qualche mese da assumere. Se ha voglia di svegliarsi alle 2 di notte il posto è suo». Rimane il problema del pane nel bidone che, francamente, fa male da guardare. «È l’immagine del consumismo purtroppo che nemmeno io condivido – spiega –, si tratta di pane ammuffito ma non sono stato io a ridurlo in quelle condizioni. Quello in foto è il reso. Rifornisco altre attività che prendono il pane e pagano solo quello che viene venduto, il resto me lo mandano indietro ed è a carico mio». Non basterebbe prenderne meno? Viene naturale chiederselo. «Gli scaffali devono essere pieni, è la legge del mercato. Chi andrebbe a fare la spesa con gli scaffali mezzi vuoti? Chi prende il pane con il reso ha interesse poi a rimandarlo indietro perché se lo donasse alla Caritas me lo dovrebbe pagare. A volte mi arriva in condizioni pessime, con le blatte e altri rifiuti organici. Per forza lo devo smaltire e non lo posso regalare nemmeno al canile».
Un sistema che non condivide. «Tutta la grande distribuzione è così solo che il loro spreco nessuno lo vede. Proprio perché non posso tollerare una cosa del genere sto cercando di non rifornire più altre attività e già ne ho tolte diverse. Il pane comunque non è buttato ma riciclato perché servirà come concime». A garantire per il panettiere è il sindaco di Trecastelli. «Come promesso ho verificato – commenta Marco Sebastianelli – e siamo di fronte ad un lavoratore serio, molto attivo nel volontariato». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino