ROMA - “Quando ero alle medie, ho iniziato a scappare di casa, stavo lontana anche per giorni, staccavo il cellulare e ….”. ...
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Jessica, figlia adottiva di Sidney Rome, parla a Domenica Live dei problemi avuti con la droga. Al suo fianco, la madre Sidney e la sorella, anche lei adottata, Vanessa.
“Intorno ai 15 anni, prima sono andata in ospedale poi a San Patrignano. All’inizio ero molto spaventata. Poi mi sono trovata finalmente in un posto in cui ero capita, c’erano persone come me, che avevano disagi dietro e mi hanno aiutato. Hanno fatto un loro percorso e poi hanno deciso di aiutare”.
Prima, Sidney Rome aveva tentato di farle fare delle cure in America. “Avevo provato a mandarla in una comunità in North Carolina ma non le è piaciuta”.
A San Patrignano, poi, è arrivata anche la sorella Vanessa, caduta in una forte depressione.
“Siamo state quattro anni - racconta Jessica - dopo un anno ti permettono di vedere i genitori, prima puoi scrivere ma io non sono molto presente. Aspettavo di rivederli”.
“Io invece scrivevo una lettera al giorno. Volevo essere partecipe”, dice Sidney Rome.
Jessie si è sposata con un ragazzo conosciuto a San Patrignano e ha due bambini. L’altra, sempre a San Patrignano, ha imparato l’arte della pasticceria ed oggi lavora proprio come pasticcera.
“Noi ringraziamento veramente San Patrignano per due vite - dice Sidney Rome - è più un collegio che un centro di riabilitazione. Grazie a San Patrignano e grazie a me e mio marito che abbiamo visto il problema e non abbiamo aspettato che si logorasse”. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino