Quando Uto Ughi - con i suoi inseparabili accompagnatori Guarneri e Stradivari - qualche mese fa ha varcato la soglia del suo negozio, lui non poteva credere ai suoi occhi....
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Alessandro Zanesco è un giovane maestro liutaio di 42 anni, che pochi mesi fa ha lanciato una sfida nella storica via della musica, via San Sebastiano, laddove continuano a inaugurare pizzetterie, paninoteche e rosticcerie. Eppure Alessandro, che ha aperto la sua bottega al civico 68, non ha avuto remore lo scorso ottobre, quando ha inaugurato la sua Liuteria a pochi passi da Port'Alba, altra storica via simbolo di cultura, quella dei libri, ormai in declino. «Mi sono detto: cos'è che so fare meglio? Costruire e riparare violini. Allora quale idea migliore che aprire una mia bottega proprio nella tradizionale strada della musica?», racconta. E il fatto che i tanti fast food italiani e stranieri abbiano quasi soppiantato quella che era un'antica tradizione a pochi metri dal Conservatorio non lo ha di certo scoraggiato. «Anzi, mi ha stimolato, perché tutti dobbiamo lavorare e il fatto che ormai ditte storiche come Loveri, l'ultimo a chiudere i battenti insieme agli storici Bellarosa e De Falco, non abbiano più sede qui, mi ha invogliato a cogliere la sfida». Al civico 68 fino a qualche mese fa c'era un deposito. E, prima ancora, uno dei tanti negozi di strumenti musicali. Particolare la scelta del quarantaduenne liutaio, che ha studio Lettere moderne alla Federico II e ama suonare la chitarra: «Quando mi è venuta l'idea ho pensato che questo fosse il luogo più adatto - spiega - perché non è affatto vero che il settore sia in crisi. In tutto il mondo la liuteria è una tipologia commerciale in auge, grazie soprattutto sia agli appassionati che agli studenti. Io ho clienti che vengono dalla Cina e dagli Stati Uniti, che ho conosciuto alle fiere internazionali e mi chiedono ordinativi online».
Tra la clientela molti studenti, come due sorelle polacche che entrano nel negozio mentre Alessandro continua a riparare un violino. «Napoli - dice il maestro artigiano - dal 700 ha una tradizione musicale molto radicata. Non dimentichiamo che questa città aveva quattro conservatori e che Mozart venne qui la prima volta appena adolescente». La bottega di via San Sebastiano è un po' il «buen retiro» di Alessandro, che trascorre qui gran parte della giornata, dedicandosi alla sua grande passione. Una passione, quella per la musica, nata in tenera età: «Ero piccolissimo e già mi divertivo a montare e rimontare strumenti musicali, specie chitarre e violini». Oltre a realizzare a mano gli strumenti, Zanesco si dedica al restauro e, tra i tanti oggetti, preziosi e non, a cui tiene particolarmente c'è anche la foto di Ughi. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino