UDINE - Lei ha pianto un’ora, l’altra sera, quando lui le ha chiesto di sposarlo, giurandole eterno amore, in quella stessa automobile in cui si erano conosciuti per caso, a...
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Era una bella limousine bianca, quella in cui i loro occhi si sono incrociati per la prima volta, ed è in quell’istante che è scoccata la scintilla. Era il 4 ottobre del 2010. Da allora, per due giovani friulani, Emi, che lavora a una pompa di benzina a Feletto Umberto di Tavagnacco (Udine), e Silvia, una bella e dolcissima ragazza che lavora nel centro commerciale Bennet di Pradamano, sono “spariti” per un bel pezzo dalla circolazione.
Hanno smesso di frequentare la “compagnia” ma sui loro profili Facebook sono comparsi sempre insieme, prima mano nella mano, poi teneramente abbracciati. Un colpo di fulmine che li ha isolati dal mondo. E che non poteva che finire nel più romantico dei modi: lui la invita a uscire, qualche giorno fa, con una scusa: una serata di festa. Le dà appuntamento in un locale di Udine dove lui arriva con quella limousine bianca tirata a lucido. Silvia già si commuove, quando Emi la fa accomodare nella lussuosa vettura, la stessa identica macchina in cui si erano conosciuti per caso 5 anni prima. E le chiede: «Vuoi sposarmi? Ti amo..». Lei non riesce a trattenere le lacrime. Piange per più di un’ora. E il suo «Sì, lo voglio», arriva appena riesce a parlare.
Gli amici, tra cui Luca Todaro, che quella limousine bianca l’aveva noleggiata per la festa di laurea, si sentono felici, partecipi di un sogno romantico che si avvera. Non un cavallo, per questo principe azzurro, ma poco conta: le nozze, ovviamente con la fiammante vettura, sono ormai dietro l’angolo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino