Vecchie locandine autografate e pellicole vietate ai minori dell'ex cinema a luci rosse di San Salvario a Torino, messe all'asta per finanziare l'apertura del nuovo spazio culturale. È l'iniziativa dei nuovi gestori del Maffei, ex teatro e poi cinema porno del quartiere di San Salvario, nel cuore della città, che lanciano una campagna di crowdfunding per sostenere la riapertura di quello che nel nuovo anno diventerà il Cinema Teatro Maffei, un nuovo spazio della cultura torinese. «Visioni proibite: asta dell'arte pornografica del Maffei», il titolo scelto per l'evento, in programma l'8 dicembre alla Casa del Quartiere, che non è rivolto soltanto a collezionisti, curiosi e nostalgici, ma anche a chi vuole sostenere una nuova sfida culturale in città.

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«Vogliamo ridare al quartiere - spiegano i componenti del collettivo del Maffei - uno spazio di cultura innovativa, che ospiterà teatro, cinema, musica, mostre ed esposizioni. E per farlo partiamo dalle radici di questo vecchio edificio, riconoscendone il ruolo artistico del passato. Il nostro obiettivo è quello di aprire al panorama artistico indipendente, con un occhio di riguardo alle produzioni italiane. Ci sono tante rassegne in giro per l'Italia che non trovano spazio fuori dai propri confini regionali e che vale la pena diffondere». Battitore d'eccezione dell'asta, l'artista Gipo Di Napoli, noto come 'il sindaco di San Salvario'.