Gli studenti della quarta I del liceo scientifico Giuseppe Mercalli, guidati dalla docente Sara Lombardi, hanno visitato la PwC, società leader mondiale della consulenza e...
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Dalla presentazione del curriculum al colloquio di gruppo, all'incontro con il partner e poi subito l'assegnazione ad incarichi di revisione. Poi si viene accompagnati in giro per gli uffici. Sulle pareti dei corridoi e delle stanze si leggono le parole icona del lavoro di tutti i giorni, rigorosamente in inglese, a testimoniare l'appartenenza ad un network internazionale: Integrity, Teamwork, Trust, Excellence, Leadership, Trasparency. Due parole hanno catturato l'attenzione: Innovation e Mobility. L'innovazione non è soltanto la capacità di cogliere i cambiamenti e di trasformarli in attività di business. «L'innovazione - dicono i soci napoletani di PwC - è l'attitudine a guardare la propria azienda proiettata nel futuro; è la naturale propensione a intercettare i bisogni e le necessità dei propri clienti, in anticipo rispetto ai competitor, e di codificare i mega trend per tradurli in servizi professionali che siano adatti ad una platea di piccole e medie imprese che operano sul territorio». Innovazione, viene spiegato ai ragazzi, è anche digitalizzazione ed efficientamento delle procedure operative. Oggi, ad esempio, la revisione contabile implica necessariamente una perfetta conoscenza della tecnologia informatica e un expertise sempre più necessario dei processi aziendali, dai più semplici ai più complessi. In un contesto di mercato fortemente competitivo, nel quale gli onorari rappresentano la variabile critica di successo di molte offerte, è sull'efficienza e sulla standardizzazione delle attività che si riesce, infatti, a fare economie pur garantendo livelli qualitativi di eccellenza.
Il concetto di Mobility è connaturato, invece, nel profilo dei dipendenti di PwC. In effetti, sono pochi i ragazzi che si riesce a intravedere nelle stanze dell'ufficio napoletano. Tutti in giro presso i clienti e non solo in Italia. Molti sono al lavoro presso sedi straniere di clienti italiani, principalmente Stati Uniti, Germania, Inghilterra, ma anche Messico e Brasile. Si parte il lunedì e si rientra spesso il venerdì sera per poi ripartire il lunedì successivo. La Global Mobility di PwC prevede anche permanenze all'estero di due anni presso altre sedi del network e incoming di colleghi stranieri presso uffici italiani. Dinamismo e ottima conoscenza della lingua inglese rappresentano, pertanto, un requisito indispensabile per entrare a far parte dell'organizzazione PwC ma sono caratteristiche che aprono le porte a una carriera brillante e ricca di soddisfazioni. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino