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Dalla vela al gas naturale liquefatto, fino all'idrogeno. I cantieri navali di Castellammare primeggiano sempre, dalla tradizione all'innovazione. E così dall'Amerigo Vespucci al traghetto Gauthier, e da questo a Zeus, il passato incrocia presente e futuro proprio nell'arte marinara stabiese. Il nome più noto è certamente l'Amerigo Vespucci, costruita qui 90 anni fa. Ma quanti sanno che dallo stabilimento Fincantieri di Castellammare è stata varata la prima nave italiana - seconda in Europa - alimentata a gas naturale liquefatto? Era il traghetto Gauthier, che prese il mare nel 2014 per un armatore del Québec. Castellammare sempre prima, insomma. Dai Borbone che scelsero la città delle acque per costruire i loro bastimenti, a Fincantieri che continua a lavorare per garantire lavoro e confermare una tradizione marinara giustamente ritenuta gloriosa. Un impegno che potrebbe portare anche a un adeguamento strutturale degli impianti. Castellammare lo merita. E lo merita proprio la tradizione marinara di questa terra che dal 1780 si mette in evidenza nella costruzione navale.
Furono proprio le acque stabiesi a convincere i Borbone che il sito giusto per costruire vascelli più grandi era la conca naturale di Castellammare.
Ma mentre si costruivano traghetti si faceva largo anche l'innovazione. Il varo del Gauthier ha confermato Castellammare come punto strategico per l'innovazione, perché quella nave era la prima al mondo che non montava i serbatoi del gas sul ponte ma li nascondeva nella stiva. Una innovazione non da poco per quei tempi, se si considera che solo oggi le prime navi da crociera a gas naturale liquefatto stanno entrando nel Mediterraneo. E il futuro? In Fincantieri, e proprio a Castellammare, è già iniziato. È qui, infatti, che si sta costruendo Zeus, il primo battello sperimentale che può navigare con una propulsione elettrica alimentata da batterie ricaricate a idrogeno. Insomma la rivoluzione tecnologica che, ormai è certo, riguarderà tutto lo shipping del futuro.
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