OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Due miliardi e mezzo di euro. È il costo impressionante che le casse pubbliche pagano ogni anno a causa del tumore del polmone. La stima è contenuta in uno studio realizzato dal Ceis-Eehta dell’Università degli studi di Roma Tor Vergata diretto da Francesco Saverio Mennini. «Tra costi diretti sanitari e costi indiretti e sociali - ha spiegato proprio Mennini - questa patologia ha costi enormi. Dal nostro studio emerge che, nel periodo tra il 2016 e il 2018, è stata registrata una media annuale di 130.563 ricoveri, di cui 11.353 con intervento, con un costo medio per ricovero pari a circa 9.310 euro. E il numero di ricoveri e di pazienti ospedalizzati si riduce nel tempo (-10,4 per cento) e, di contro, aumentano le ospedalizzazioni per intervento (+7,0 per cento)».
Ancora: «Il tasso di ospedalizzazione è caratterizzato da una forte eterogeneità spaziale: 101 casi per 100.000 abitanti si registrano, ad esempio nella provincia autonoma di Bolzano, 195 nelle Marche».
La medicina di precisione offre ai pazienti un trattamento personalizzato. Ciò significa maggiore efficacia nelle terapie oncologici, che diventano anche più “tollerabili”. «Ma occorre acquisire tutti i dati che riguardano la malattia prima di dare un’adeguata informazione prognostica e terapeutica. L’accesso ai test e ai nuovi farmaci dovrebbe, pertanto, essere garantito ad ogni paziente per perseguire questi obiettivi», ha aggiunto l’esperta. Stefania Vallone è intervenuta all’incontro a nome di Women against lung cancer in Europe, Walce onlus. «In tutta Europa si fa ancora fatica a migliorare la sopravvivenza dei pazienti - ha affermato lei - perché ci sono ancora forti diseguaglianze nell’accesso alle terapie più innovative e all’assistenza, nonostante i grandi passi avanti compiuti in oncologia stiano cambiando lo scenario del carcinoma del polmone». Anche in Italia si riscontrano «disomogeneità territoriali, a livello regionale, nonostante siano approvati e rimborsati i principali test diagnostici molecolari. Un gap da colmare», la conclusione.
Leggi l'articolo completo suIl Mattino