Per fortuna Cannes non è solo paillettes e star, ma anche cultura e politica. La Palma d'oro va al regista più vecchio in concorso (80 anni), ovvero Ken Loach e...
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E non sono stati solo questi i momenti belli di questa 69/ma edizione, che ha premiato alla fine il cinema d'impegno come è tradizione, in una cerimonia condotta con grazia dal maestro di cerimonia Laurent Lafitte. È il caso dell'attrice filippina del film di Brillante Mendoza "Mà Rosa", Jaclyn Jose che lontano dal glamour delle altre concorrenti, ha la Palma come miglior attrice e non sa davvero come superare l'emozione, sta per sentirsi male: «non so neppure come mai io sia qui. Saluto le Filippine, mia figlia». Ma la giuria composta dal presidente George Miller, Arnaud Desplechin, Kirsten Dunst, dalla nostra Valeria Golino, Mads Mikkelsen, Laszlo Nemes, Vanessa Paradis, Katayoon Shahabi e Donald Sutherland, tira fuori dal cappello anche due premi a Asghar Farhadi, quello andato a Shahabab Housseni, protagonista del bel film Le client, e poi la sceneggiatura a firma dello stesso regista. Dice Housseni: «ringrazio Dio che mio ha dato l'occasione di vivere questa serata». Mentre Farhadi commenta: «i premi ai miei film portano gioia al mio popolo».
Di seguito, i premi in ordine di assegnazione:
Premio Camera d'Or per la migliore opera prima: "Divines" di Houda Benyamina.
Palma d'oro del cortometraggio: "TimeCode", del regista spagnolo Juanjo Gimènez.
Premio della giuria: "American Honey" di Andrea Arnold.
Premio per il miglior attore: Shahab Hosseini per Le Client di Asghar Farhadi.
Premio per la miglior attrice: Jaclyn Jose per "Mà Rosa" di Brillante Mendoza.
Premio per la miglior sceneggiatura: Ashgar Farhadi per "Le Client".
Premio per il miglior regista: ex aequo a Olivier Assayas per "Personal Shopper" e Cristian Mungiu per "Bacalaureat".
Grand Prix della giuria: Xavier Dolan per "Juste la fin du monde".
Palma d'oro: I, Daniel Blake di Ken Loach. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino