Catena lancia «Simme» e «abbandona» Liberato: «Ecco la mia musica e la mia voce»

Catena, la rapper incappucciata
Esce domani 16 aprile, su tutte le piattaforme digitali, “Simme”, terzo singolo di Catena, la rapper che il pubblico ha imparato a conoscere come speculare di...

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Esce domani 16 aprile, su tutte le piattaforme digitali, “Simme”, terzo singolo di Catena, la rapper che il pubblico ha imparato a conoscere come speculare di Liberato, contante senza volto fenomeno del rap partenopeo in salsa neomelodica. Infatti, nei primi due brani lanciati nel 2018, “Nun m’aggio scurdat’” e “Caggiafà”, Catena sembrava rispondere alle canzoni del collega, con numerosi riferimenti nei testi, nel nome d’arte scelto e nello stile. E in tanti si erano convinti che i due facessero parte di un unico progetto e che raccontassero la stessa storia d’amore vista da prospettive opposte. Altri, invece, bollavano la proposta della ragazza come mero tentativo d’imitazione nemmeno tanto riuscito.

 
Ora, con questa terza uscita, la cantante esce un po’ allo scoperto e per la prima volta parla e fa qualche rivelazione su di sé e il suo lavoro, partendo proprio dalla nuova canzone: «”Simme" racconta la potenza e la fragilità della condizione umana – spiega –. Cerca questo nelle donne, nella città, in uno sguardo che vuole vedere, conoscere e raccontare. Sono riuscita a realizzarla grazie all'aiuto di Rubik Beats (coppia di producer della scena rap italiana, ndr) e del mio nuovo team». Quindi nuovo brano, nuova squadra di lavoro e nuovo corso, in cui Catena abbandona l’idea di essere speculare a Liberato, ricalcandone le tracce: «Ho sentito l'esigenza di far uscire la mia vera voce – motiva –. Ho delle cose da dire e voglio farlo nel mio stile, il mio suono e le mie parole». Un cambio di rotta che punta tutto sulla musica, tanto che stavolta il pezzo non è accompagnato da un videoclip: «La musica prima del personaggio».
 
Dunque, la rapper tenta di svincolarsi dal cantante incappucciato, eppure non rinuncia all’anonimato, che confessa di preferire, anche se prevede un prezzo da pagare. E su se stessa dà poche e vaghe informazioni: «Sono una ragazza napoletana, nata e cresciuta tra i vicoli, le salite e le discese della mia città. Ho la stessa età dei miei coetanei. Ascolto di tutto: dalla musica classica all'elettronica; dalle canzoni napoletane al rap americano. E sogno di svegliarmi e trovare un mondo di gente libera».
 

Perciò, chi fantasticava di una storia d’amore in musica tra Catena e Liberato, immaginando che potesse sfociare in un duetto, dovrà ricredersi, anche se la ragazza non esclude nulla: «Tutto può succedere in futuro come può non succedere, l'importante è non perdere la capacità di immaginare». Di certo c’è che nei prossimi mesi ci saranno tante novità che la riguarderanno e forse presto arriverà anche il primo live. Almeno è quello che spera la rapper misteriosa. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino