Insulti, minacce, razzismo e «disgustosi maltrattamenti» contro migranti costretti a rivivere i drammi delle loro traversate vere, sarebbero stati compiuti sul set del...
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Checco Zalone: «Io a Sanremo? Impossibile, sarò in Kenya a girare il mio film»
Grech ha specificato di «non essere in grado in questo momento di tirare conclusioni, ma stiamo usando tutti i nostri poteri per accertare la verità perché in gioco c'è l'orgoglio di Malta per quanto riguarda gli standard di qualità che offriamo nei nostri studios». Il quotidiano maltese in lingua inglese ha riferito che «diversi membri della troupe» del film italiano si sono dimessi per protesta dopo aver assistito a «trattamenti disgustosi» su circa 70 migranti, tra cui 4 bambini, ingaggiati dalla produzione. Un gruppo di 60 persone, scrive il giornale, sarebbe stato lasciato «per sei ore al sole» e senza acqua a bordo di barconi in maxi vasche marine. Anche la società di produzione maltese incaricata dalla produzione di fare da 'servicè per le scene di mare di 'Tolo Tolo0ha negato ogni addebito. «Le persone che lavorano con noi vengono trattate tutte allo stesso modo», ha ribadito intanto Valsecchi sottolineando di aver «sentito Zalone: è sereno. Le uniche tensioni sono legate allo sciopero delle troupe che sta creando disagi. Speriamo si risolva entro domani». Oggi gli studios sono apparsi pieni di mezzi con targa italiana, di un provider di trasporti specializzati in cinematografia. L'accesso al sito è «vietato ai giornalisti» è stato detto all'ingresso. Secondo le «molteplici fonti» citate dal media maltese, tra cui le maestranze «che si sono dimesse» ma anche «altri membri della troupe che continuano a lavorare alle riprese» ancora in corso, almeno quattro membri della troupe ieri avrebbero tenuto «circa 60 migranti, la maggior parte dei quali non sapeva nuotare, su un barcone per sei ore, sotto il sole» e «senza pause per la toilette» nonché «senza possibilità di adeguato riparo dal sole». «Una donna incinta ha avuto una crisi di panico, costringendo la troupe a sbarcarla» scrive ancora il quotidiano e riporta le parole di uno degli addetti che si sono dimessi: «Le loro vite sono state messe a rischio. Mi sono sentito terrorizzato per la loro sicurezza». Un «alto funzionario della produzione» si sarebbe inoltre rivolto ai migranti definendoli «idioti» e «feccia».
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Il Mattino