Uccisa dopo un concerto da un folle che le ha sparato mentre firmava autografi per i fan. È morta così la cantante americana (con origini italiane e romene)...
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Una dinamica che ricorda quella che costò la vita a John Lennon, ucciso la sera dell'8 dicembre del 1980 dal suo fan Mark Chapman mentre rincasava al Dakota Building a New York. Christina invece, dopo un concerto a Orlando, in Florida, si era fermata a firmare autografi a un tavolo del merchandise insieme ai membri del gruppo Before You Exit, all'interno del Plaza Live Theater, quando l'assassino si è fatto largo tra la folla e le ha sparato due colpi di pistola a distanza ravvicinata. La cantante è morta poche ore dopo all'ospedale. Suo fratello, secondo la polizia, ha evitato altre possibili vittime lanciandosi sul killer per tentare di disarmarlo, ma lui ha sparato di nuovo e si è ucciso con una delle due pistole che aveva con sé.
La famiglia dell'aggressore ha lasciato una nota scritta sulla porta di casa esprimendo «il più grande dolore per la perdita alla famiglia, agli amici e ai fan della molto talentuosa e amata Christina Grimmie. Nessun altro commento».
«Sembra il gesto di un folle», ha osservato il capo della polizia locale, John Mina. Resta un mistero anche come l'aggressore si sia procurato ben due pistole e sia riuscito a introdurle (con due caricatori e un coltello da caccia) nell'arena musicale, dove comunque non c'erano metal detector ma solo guardie non armate che controllavano sacche e borse. Una vicenda che ripropone la questione sempre aperta sulla crescente violenza legata alle armi facili in America e sulla sicurezza nelle grandi kermesse.
Solo poche ore prima del concerto, Christina aveva invitato via twitter i suoi fan a parteciparvi. Non sapeva che tra loro ci sarebbe stato anche il suo killer. Ora le reti sociali sono inondate dai messaggi di dolore e cordoglio dei suoi ammiratori, in particolare giovani, e dalle star dello spettacolo.
Originaria del New Jersey e residente a Los Angeles dal 2012, si era innamorata della musica a cinque anni. Si era fatta conoscere con un video della cover di 'Just a Dream' e aveva raggiunto la celebrità su YouTube con la cover della canzone di Miley Cyrus, 'Party in the Usà. Con oltre 24 milioni di visite sul proprio canale YouTube - uno dei cinque più visitati della categoria musicale - si era piazzata al secondo posto nel concorso MyYoutube, alle spalle di Selena Gomez, con cui poi aveva iniziato a collaborare.
In un'intervista diceva di ispirarsi a Christina Aguilera: «È stata la prima e unica, sin da bambina.
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Il Mattino