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I giornalisti cinematografici italiani hanno annunciato l'assegnazione dei nastri d’argento.
Alla premiazione di lunedì 26 febbraio a Roma alle ore 18:00 al cinema Barberini consegnerà anche il «nastro dell’anno» a Mario Martone, per «laggiù qualcuno mi ama» e «un ritratto in movimento». Omaggio a Mimmo Jodice e alla scrittrice e sceneggiatrice Edith Bruck sopravvissuta alla deportazione, per Edith, emozionante testimonianza autobiografica sulla Shoah, da un’idea di Giovanna Boursier, con la regia di Michele Mally.
Tra i finalisti dei nastri d’argento per il «cinema del reale», due regie al femminile, l’opera prima di Kasia Smutniak Mur e l’intimità dei frammenti di un percorso amoroso del viaggio autobiografico e non solo sentimentale di Chloè Barreau, una cinquina alla quale si aggiungono due premi speciali: a Roma, santa e dannata, il viaggio nelle notti romane di Roberto D’Agostino, Marco Giusti e Daniele Ciprì e a «un altro domani» di Silvio Soldini e Cristiana Mainardi, sulle origini della violenza contro le donne indagata anche attraverso le voci degli uomini.
I 10 finalisti annunciati oggi, ai quali si aggiunge la cinquina speciale dedicata ai documentari d’arte, sono stati scelti tra i 55 concorrenti di quest’anno nelle due categorie dedicate al racconto del reale e ai film su cinema, Spettacolo, Cultura.
La selezione ufficiale 2024 è firmata dal direttivo nazionale dei giornalisti cinematografici italiani (sngci): Laura Delli Colli (presidente), Fulvia Caprara (vicepresidente), Oscar Cosulich, Maurizio di Rienzo, Susanna Rotunno, Paolo Sommaruga e Stefania Ulivi.
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Il Mattino