La moglie (italiana) di Colin Firth denuncia un giornalista: «Minacce e stalking per mesi»

Livia Giuggioli, la moglie (italiana) di Colin Firth denuncia un giornalista: "Minacce e stalking per mesi"
La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per Marco Brancaccia, giornalista dell'Ansa, accusato di stalking ai danni di Livia Giuggioli, moglie dell'attore...

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La Procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio per Marco Brancaccia, giornalista dell'Ansa, accusato di stalking ai danni di Livia Giuggioli, moglie dell'attore britannico Colin Firth. Il pm Vittorio Pilla, titolare del fascicolo, ha chiuso l'inchiesta chiedendo il rinvio a giudizio per il giornalista. Al momento non è stata ancora fissata l'udienza davanti al gip. Della vicenda ne scrive oggi il quotidiano La Repubblica. 


Brancaccia era stato denunciato dalla donna, che con l'attore vincitore in passato anche di un premio Oscar ha due figli, per presunti episodi di stalking tra il settembre del 2016 al maggio del 2017. Secondo quanto denunciato il giornalista avrebbe inviato in passato mail, indirizzate anche al marito di Giuggioli, con foto della moglie. La vicenda è di competenza della Procura capitolina in quanto alcuni fatti sarebbero avvenuti a Roma.



IL LEGALE: ESTRANEO AI FATTI 
«Il signor Brancaccia è assolutamente estraneo ai fatti che gli vengono contestati tanto da aver già depositato una denuncia a tutela del suo buon nome e della sua onorabilità ciò anche al fine di fornire la sua verità su quanto accaduto». È quanto si legge in una nota degli avvocati Rosita Vallone e Andrea Ordine riguardo le accuse di stalking al giornalista Marco Brancaccia da parte della moglie dell'attore Colin Firth, Livia Giuggioli. «La ricostruzione della vicenda operata dal quotidiano Repubblica non corrisponde al reale svolgimento dei fatti per come avvenuti. Abbiamo già ricevuto mandato di procedere per la tutela degli interessi e della reputazione del nostro assistito. Non siamo stati informati del rinvio a giudizio del signor Brancaccia, circostanza che apprendiamo oggi dalla stampa», concludono.
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Il Mattino