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Non solo Fedez e il suo "j'accuse", che aveva fatto discutere già prima del passaggio del rapper sul palco. Messaggi contro l'omotransfobia, con topless e cuori arcobaleno a coprire i capezzoli, quelli di Chadia Rodriguez. Interventi sull'autoaffermazione femminile, come quello di Margherita Vicario, in collegamento dal Teatro Petrarca di Arezzo, che sulle note della sua "Abaué" si rivolge alle giovani donne a casa: «Alle bambine ribelli di tutto il mondo: sognate più in grande, puntate più in alto e lottate con più energie. E nel dubbio, ricordate sempre: avete ragione voi».
Inni alla diversità, come le canzoni di Madame, tra i protagonisti del blocco serale. Ma anche omaggi alle grandi bandiere politiche del passato, come il "Dolce Enrico" (Berlinguer) di Antonello Venditti, in collegamento da piazza San Giovanni deserta. E poi discorsi sull'inattività del settore dello spettacolo, con una strizzatina d'occhio pure al movimento dei Bauli in Piazza (ma con testi che sembrano una parodia dei video in romanesco di Emanuela Fanelli per "Una pezza di Lundini": "L'anima bisogna nutrirla, sinnò se inaridisce.
Concerto Primo Maggio, Fedez attacca la Lega sul Ddl Zan. «La Rai voleva censurarmi»
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Il Mattino