In attesa dell'uscita nei cinema del nuovo film "Un bacio", da ieri in sala distribuito da Lucky Red, il regista e sceneggiatore Ivan Cotroneo ha scelto la sua...
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il mio film su bullismo e omofobia">
La giornata napoletana dell'autore di successi come "La kryptonite nella borsa" per il cinema e le serie "Tutti pazzi per amore" ed "È arrivata la felicità" per la televisione inizia, infatti, con un'affollata proiezione mattutina al cinema Metropolitan, dove "Un bacio" è proposto a una platea di oltre trecento studenti del liceo classico "Vittorio Emanuele II" (lo stesso frequentato dal regista) e del liceo scientifico "Caccioppoli", coinvolti dall'associazione Moby Dick. E quando in sala si riaccendono le luci l'emozione degli adolescenti presenti è tangibile. Per parlare del film, assieme a Cotroneo ci sono anche la co-sceneggiatrice Monica Rametta e i due giovani protagonisti maschili Rimau Grillo Ritzberger e Leonardo Pazzagli, mentre è assente perché impegnata su un altro set Valentina Romani (tutti e tre esordienti). Con loro, c'è il produttore Guido Lombardo della Titanus, storico marchio del cinema italiano che dopo ventisei anni ritorna a produrre per il grande schermo.
"Ho voluto fare un film totalmente dalla parte degli adolescenti - racconta un Ivan Cotroneo visibilmente emozionato - e anche per questo, rispetto al libro, ho sostituito il personaggio della professoressa con quello della ragazza. "Un bacio" parla di bullismo e di omofobia e, proprio per queste tematiche, l'ho pensato soprattutto per il pubblico giovane, che in un'età complessa come l'adolescenza si trova spesso a contatto con la paura di essere diversi, essere giudicati e ritrovarsi un'etichetta addosso".
Protagonisti del film, interamente girato a Udine, sono tre sedicenni che diventano amici tra i banchi del liceo: la problematica Blu (Romani), dotata di grande sensibilità e altrettanta rabbia verso l'ipocrisia che la circonda; il timido Antonio (Pazzagli), in crisi dopo la morte dell'adorato fratello e anche per questo più che bloccato nei rapporti interpersonali; l'estroverso e apparentemente sfacciato Lorenzo (Grillo Ritzberger), omosessuale, appena trapiantato in quella realtà di provincia dopo l'adozione. I tre sono, ciascuno a modo suo, emarginati dalla totalità dei loro coetanei (si autodefiniscono "sfigati", sono semplicemente diversi) e iniziano a trovare nuova forza in quest'inattesa amicizia a tre. "Le loro famiglie - spiega Cotroneo - sono amorevoli e nient'affatto problematiche, proprio perché ho avuto modo di documentarmi su tante storie di bullismo verificatesi in contesti per nulla negativi. In età adolescenziale, i giovani sono sfuggenti e magari anche genitori presenti e affettuosi si trovano a essere inconsapevoli di ciò che i loro figli sono costretti a subire tra i propri coetanei".
Le domande degli studenti partenopei sono tante e molto profonde, tanto da colpire i giovani attori. "Devo dire che proprio a Napoli, durante questo nostro tour promozionale, ho notato le reazioni più aperte e tolleranti verso il film, a conferma del carattere di questa città", sottolinea il protagonista Leonardo Pazzagli. Mentre il suo collega Rimau Grillo Ritzberger si sofferma su ciò che "Un bacio" gli ha insegnato: "Innanzitutto la libertà. E vorrei che questo messaggio arrivasse anche a chi andrà a vederlo al cinema: la diversità è una cosa bella, una grande ricchezza, anche in età adolescenziale quando può far paura, perché fa sentire esclusi dalla maggioranza". A Ivan Cotroneo viene chiesto di parlare di quando ad avere sedici anni era lui: "Io al liceo - risponde - non ho avuto problemi di bullismo, ma paradossalmente a quei tempi, tra fine anni Settanta e prima metà degli Ottanta, c'era più apertura nei confronti di determinate tematiche. Oggi, invece, noto parecchi passi indietro nella società adulta e, di conseguenza, tra i ragazzi. Noto maggiore aggressività, non soltanto verbale. E i social network hanno reso ancora più drammatiche, perché potenzialmente globali, le conseguenze di un atto di bullismo verso un coetaneo che non si conforma alla massa".
Nel pomeriggio, Cotroneo e i suoi attori intervengono anche alla libreria Feltrinelli di piazza dei Martiri, per parlare del libro e del film, di fronte a una sala gremita, moderati da Titta Fiore e Claudio Finelli. In serata, infine, di nuovo al Metropolitan, regista e interpreti concludono la loro giornata napoletana salutando il pubblico durante un'affollata anteprima. E da domani "Un bacio" sarà nei cinema italiani per raccontare con grande delicatezza quanto possa essere terribile il bullismo in un'età nella quale si avrebbe bisogno semplicemente di amicizia e libertà. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino