Domenica In, Andrea Sannino e Franco Ricciardi firmano la nuova sigla

Domenica In, Andrea Sannino e Franco Ricciardi firmano la nuova sigla
Mara Venier ride, balla, gira il file a Ferzan Ozpetek per chiedere suggerimenti sul videoclip, in cui, ha deciso, ci vuole essere anche lei: «È la sigla che ci...

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Mara Venier ride, balla, gira il file a Ferzan Ozpetek per chiedere suggerimenti sul videoclip, in cui, ha deciso, ci vuole essere anche lei: «È la sigla che ci voleva, un'iniezione di fiducia, di allegria, di speranza, una melodia solare come Napoli», dice abbracciando e baciando i «nipotini» Andrea Sannino e Franco Ricciardi: «Belli della zia, ma che pezzone che mi avete portato».

I due cantautori napoletani sono arrivati ieri da «zia» Mara con i babà, le capresi e i vettovagliamenti veraci di ordinanza per farle ascoltare il brano finito, dopo un provino interlocutorio: «Tutto è cominciato qualche settimana fa, una volta che lei è venuta a Napoli e noi siamo andati a trovarla armati di pomodorini del piennolo e sfogliatelle. La Venier si era innamorata del duetto che avevamo inciso insieme, Te voglio troppo bene», ricorda Sannino, «e improvvisamente ci ha chiesto: Ma perché non mi preparate la sigla per Domenica in?». 

Come detto fatto: i due si sono messi al lavoro con i coautori di quel fortunato pezzo, Mauro e Antonio Spenillo e... è nato «Un giorno eccezionale», prossima sigla del pomeriggio del dì di festa di Raiuno, in onda dall'11 settembre. «Buongiorno felicità, si è svegliata la città, sul tuo viso nasce il sole, ma che voglia e t'abbraccia'» canta Franco, con una minima concessione al dialetto. «Sarà sarà festa nazionale e una madre alla finestra che continua a salutare», continua Andrea. «È un tentativo di aggiornare un brano come L'italiano di Toto Cutugno, di aprire la domenica in tv con un motivo allegro, che abbia dentro il colore dell'Italia popolare che piace a noi», spiega Ricciardi. Intanto zia Mara balla, sorride, ha già imparato il testo del brano a memoria: «Il giorno di festa come metafora del giorno più bello di una vita, dell'attesa di quel giorno, del ricordo di pranzi familiari... Abbiamo pensato alle Domeniche in degli anni Novanta, che la Venier portava nelle nostre case», continua Sannino: «Il ritmo è moderno, la fisarmonica sa di tradizione, la melodia è italiana al cento per cento, e se usiamo la lingua nazionale nulla manca delle nostre radici veraci in questo cocktail semplice, diretto, fresco, immediatamente assimilabile: come deve essere una sigla». 

Il 9 settembre i nipotini Andrea e Franco saranno al fianco di zia Mara per la presentazione alla stampa del programma, e della canzone, e in qualche modo si sono conquistati anche un posto per Sanremo: «Beh, la sigla nella domenica dopo il Festival dovranno pure suonarla all'Ariston, no?», ammette l'uomo di «Madama blu». «Certo, se poi ci vogliono in gara... ci facciamo un pensierino», sorride il ragazzo di «Abbracciame». Per loro due oggi è già «Un giorno eccezionale». 

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Il Mattino