Eleonora Andreatta lascia la Rai, dove era direttore di Rai Fiction, e approda Netflix come vicepresidente delle serie originali italiane. Una scelta sulla quale probabilmente ha...
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Per una manager come lei, che ha portato risultati positivi a Viale Mazzini, non è difficile trovare qualcuno sul mercato che le offra di più. E non è escluso che Netflix, che in questo momento sta investendo nelle produzioni locali in tutta Italia, abbia alzato la posta. E così, con base a Roma, la Andreatta a partire da luglio guiderà il team che sviluppa e crea le serie originali italiane per il servizio di intrattenimento globale, e si rapporterà con Kelly Luegenbiehl, vicepresidente delle serie originali Emea per Netflix.
Insieme alle produzioni di successo del prime-time italiano, la Andreatta in Rai ha iniziato a investire in grandi co-produzioni pensate per il mercato globale e ha aperto nuove linee di produzione della serialità proponendo elementi di innovazione, un linguaggio moderno ed un mix di generi che hanno attratto le nuove generazioni e sono state vendute a livello internazionale.
Un'apertura produttiva affine a quello che sta facendo Netflix, con i suoi investimenti in produzioni originali italiane sin dal 2017 quando arrivò Suburra - La serie. Il solo 2020, secondo i programmi della piattaforma, prevede il lancio di cinque nuove stagioni di show originali italiani, che raddoppieranno entro il 2022. Le serie originali italiane includono Suburra - La Serie (Cattleya), Baby (Fabula), entrambe giunte alla terza e finale stagione, in uscita quest'anno; Luna Nera (Fandango), Summertime (Cattleya) e Curon (Indiana Production). I nuovi progetti comprendono Zero (Fabula Pictures), da un'idea di Antonio Dikele Distefano; l'adattamento del libro di Marco Missiroli, Fedeltà (Bibi Films) e dell'ultimo libro di Elena Ferrante, La vita bugiarda degli adulti (Fandango). Leggi l'articolo completo su
Il Mattino