È stato il pioniere e l'anima nera del rock'n'roll, l'architetto di questo genere, influenzando con il suo stile generazioni di musicisti. Ancora in vita...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Secondo il magazine Rolling Stone, il cantautore e pianista è stato secondo solo a The King, il re Elvis Presley, per numero di dischi venduti tra il 1955 e il 1960. In totale oltre 110 milioni di copie. Anche se non aveva l'immagine da sex symbol di Elvis: era infatti alto poco più di un metro e 65 e pesava circa 100 chili. Ma Domino ha fatto ugualmente la storia della musica, con successi indimenticabili come 'Blueberry Hill' e 'Ain't It a Shame'.
Proprio una versione del 1956 di 'Blueberry Hill' è stata inserita nell'elenco delle registrazioni storiche della biblioteca del Congresso americano, come brano degno di essere preservato. Nato il 26 febbraio del 1928 e cresciuto in una famiglia di nove figli con un padre violinista, Fats Domino - che deve il soprannome non solo alla sua stazza ma anche alla somiglianza con il pianista jazz Fats Waller - ha sempre avuto la musica nel Dna, fin da piccolo quando imparò a suonare. A soli 14 anni abbandona la scuola per esibirsi nei locali notturni di Big Easy, e proprio in uno di questi fa l'incontro della sua vita con il produttore Dave Bartholomew, con cui scriverà nel 1949 il suo primo pezzo di successo, 'The Fat Man', considerato uno dei primi pezzi del genere rock'n'roll. I due sarebbero diventati una sorta di coppia d'oro di quel mondo, e i loro successi sono diventati nei decenni cover di tantissimi artisti come Led Zeppelin, Cheap Trick, Randy Newman, Ricky Nelson e John Lennon.
Carattere mite e pacato, Domino si mostrò sempre modesto di fronte al suo enorme successo, lasciando parlare la musica piuttosto che l'immagine. «Tutti hanno iniziato a chiamare la mia musica rock and roll - disse in un'intervista - ma non è altro che lo stesso rhythm and blues che suono da sempre a New Orleans».
Il Mattino