Fumo, vestiti firmati, gioielli. E cash a volontà. La polizia che interrompe il festino e gli amici che se la «cantano» facendo arrestare il pusher. Di...
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Ad attirare gli agenti nella casa, affittata da uno dei presenti, è stata una segnalazione giunta al 118: «Ci sono due persone che si aggirano con fare sospetto». Quando i poliziotti arrivano, sono le 18, incrociano un ragazzo di 18 anni, che emana un odore di marijuana: dopo averlo fermato, si fanno accompagnare nella casa da cui è uscito. Per diversi minuti suonano il campanello, da cui fuoriesce un inconfondibile profumo d'erba. Fino a quando un giovane apre. Nella casa ci sono 7 ragazzi, fra cui Dark Side, e una ragazza. Cosa stiano facendo è evidente: «Tutti i presenti - si legge nella relazione - apparivano in un evidente stato di alterazione psichica, verosimilmente dovuto all'assunzione di sostanza stupefacente».
CINQUE MILANESI
Cinque provengono dalla provincia di Milano, hanno un'età compresa fra i 19 e i 23 anni. Sono «scesi» a Roma per conoscere il loro idolo: «Siamo venuti per incontrare Dark Side». Fra loro c'è un tatuatore: sta ultimando un tatuaggio sull'avambraccio del trapper, accompagnato da un amico e da un fotografo, pronto a immortalare i momenti salienti per rilanciarli sui social. La festa è interrotta dai poliziotti che iniziano a perquisire i partecipanti. Qualcuno ha nascosto un bilancino nella caldaia. Nello zaino di un ragazzo vengono trovati poco più di 2 grammi di hashish. Un 25enne, originario di Viterbo, è sorpreso mentre lancia dalla finestra un involucro scuro. In tasca ha 1800 euro, mentre nella busta, rinvenuta nella chiostrina, ci sono 13 grammi di marijuana, 8 di hashish e 5 di cocaina. Arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio, ieri nel corso della direttissima, il giovane, rilasciato ha provato a difendersi: «Quella droga era per uso personale». Poi rispondendo alle domande del Pm Olivia Mandolesi: «Ho accompagnato Dark Side. Me lo aveva chiesto sua madre affinché lo tenessi sotto controllo. Non vuole che si droghi». Il 25enne, libero in attesa del processo, doveva tenere l'amico famoso lontano dai guai. Invece ci è finito lui. Sperava che lo stratagemma adottato dalla Dark Polo Gang nel brano Numeri Uno fosse sufficiente: «Cambio Moncler solo per confondere le guardie». Ma non aveva fatto i conti con la stagione estiva.
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Il Mattino