Festival di Ravello al via nel segno di Wagner

Festival di Ravello al via nel segno di Wagner
Con una serata di danza internazionale, costruita su musica di Richard Wagner, partirà, il prossimo 20 giugno, il Ravello Festival, che come una grande composizione circolare...

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Con una serata di danza internazionale, costruita su musica di Richard Wagner, partirà, il prossimo 20 giugno, il Ravello Festival, che come una grande composizione circolare chiuderà il 5 settembre con il «Parsifal».




Tra i due appuntamenti wagneriani troveranno spazio quasi cinquanta eventi che, come da tradizione ormai consolidata, alterneranno contenuti sinfonici e cameristici, repertorio jazz e pop, senza mancare di attenzione al teatro, alle arti visive, agli incontri di parola.



Il tema conduttore intorno al quale si dipaneranno i due mesi e mezzo della programmazione, curata dal direttore artistico Stefano Valanzuolo, è «InCanto». A Ravello canteranno Laurie Anderson, incontrando sul palco (ed è la prima volta in Italia) il compositore Philip Glass; Francesco De Gregori, in acustico; Bobby McFerrin, Dee Dee Bridgewater, Ute Lemper che fa debuttare a Ravello il suo nuovo progetto scritto con Paulo Coelho e la regia di Schl”ndorff. E ancora suggestioni con Giorgio Albertazzi, pronto al debutto a Ravello, con Mariangela D'Abbraccio, nel segno di Borges e Piazzolla. Da «In Canto» a «incanto», secondo aspetto del tema conduttore che ruota attorno al mistero e la magia. Prende le mosse da un incantesimo, ad esempio, la vicenda di «Tristano e Isotta» che, a 150 anni dalla prima dell'opera, sarà declinata in danza, con la presenza di due formidabili étoile dell'Opéra di Parigi e le coreografie di Giorgio Mancini; quindi in chiave teatrale, con il nuovo «Cunto di Tristano» affidato al regista, attore e cuntista Vincenzo Pirrotta; infine al pianoforte, con Orazio Sciortino. La serata del 5 settembre, poi, sarà una sorta di apoteosi wagneriana, con il pubblico invitato nel «magico giardino di Klingsor» da Valery Gergiev, alla guida della celebre Orchestra del Marinskij e del Coro di Santa Cecilia per un focus suggestivo sul «Parsifal», la cui genesi è legata non casualmente ai giardini di Ravello.
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Il Mattino