Tra i due appuntamenti wagneriani troveranno spazio quasi cinquanta eventi che, come da tradizione ormai consolidata, alterneranno contenuti sinfonici e cameristici, repertorio jazz e pop, senza mancare di attenzione al teatro, alle arti visive, agli incontri di parola.
Il tema conduttore intorno al quale si dipaneranno i due mesi e mezzo della programmazione, curata dal direttore artistico Stefano Valanzuolo, è «InCanto». A Ravello canteranno Laurie Anderson, incontrando sul palco (ed è la prima volta in Italia) il compositore Philip Glass; Francesco De Gregori, in acustico; Bobby McFerrin, Dee Dee Bridgewater, Ute Lemper che fa debuttare a Ravello il suo nuovo progetto scritto con Paulo Coelho e la regia di Schl”ndorff.
E ancora suggestioni con Giorgio Albertazzi, pronto al debutto a Ravello, con Mariangela D'Abbraccio, nel segno di Borges e Piazzolla. Da «In Canto» a «incanto», secondo aspetto del tema conduttore che ruota attorno al mistero e la magia. Prende le mosse da un incantesimo, ad esempio, la vicenda di «Tristano e Isotta» che, a 150 anni dalla prima dell'opera, sarà declinata in danza, con la presenza di due formidabili étoile dell'Opéra di Parigi e le coreografie di Giorgio Mancini; quindi in chiave teatrale, con il nuovo «Cunto di Tristano» affidato al regista, attore e cuntista Vincenzo Pirrotta; infine al pianoforte, con Orazio Sciortino. La serata del 5 settembre, poi, sarà una sorta di apoteosi wagneriana, con il pubblico invitato nel «magico giardino di Klingsor» da Valery Gergiev, alla guida della celebre Orchestra del Marinskij e del Coro di Santa Cecilia per un focus suggestivo sul «Parsifal», la cui genesi è legata non casualmente ai giardini di Ravello.