Un ritorno atteso e molto applaudito quello di Zubin Mehta al San Carlo. Il maestro indiano, 81 anni, dallo scorso anno direttore musicale onorario del teatro napoletano,...
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Subito i professori dell'orchestra e i cantanti più vicini lo hanno aiutato ad alzarsi, lui si è aggiustato il gilet ed è tornato a dirigere tra gli applausi. Per lui una esecuzione del "Fidelio" molto particolare, priva delle parti recitate, con l'intervento di Sonia Bergamasco che ha scritto e letto un testo non solo per far meglio comprendere la trama dell'opera, ma per scavare nel personaggio di Leonore, una donna che per amore del marito si traveste da uomo ed entra nel carcere in cui lui è rinchiuso correndo mille pericoli pur di salvarlo. “Ho pensato di dare spazio con pochi elementi alla voce interiore di Leonore che emerge dalle acque profonde della partitura e del canto per dare forma, parlata, a un flusso emotivo di grande empatia”, ha spiegato l'attrice icona al cinema per Zalone nel film campione d'incassi “Quo Vado?”, un passato in scena con Strehler e Carmelo Bene, ma anche musicista appassionata che ha seguito sulla partitura le indicazioni del podio. Nel cast Anja Kampe (già Leonore alla Scala e a Vienna), Peter Seiffert (Florestan), Samuel Youn (Don Fernando), Evgeny Nikitin (Don Pizarro), Wilhelm Schwinghammer (Rocco), Barbara Bargnesi (Marzelline) e Paul Schweinester (Jaquino). Si replica lunedì alle 20. Mehta tornerà a Napoli nella nuova stagione in gennaio per un concerto con il violino di Salvatore Accardo e in settembre per due concerti e la preparazione della tournée del teatro a Bangkok con “Carmen”.
Il Mattino