«Fiore Ammazzato» del Teatro Grimaldello al Piccolo Teatro del Giullare di Salerno

«Fiore Ammazzato» del Teatro Grimaldello al Piccolo Teatro del Giullare di Salerno
Sabato 2 e domenica 3 dicembre al Piccolo Teatro del Giullare di Salerno va in scena "Fiore Ammazzato", una produzione della compagnia "Teatro Grimaldello" con...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Sabato 2 e domenica 3 dicembre al Piccolo Teatro del Giullare di Salerno va in scena "Fiore Ammazzato", una produzione della compagnia "Teatro Grimaldello" con testi del giornalista e scrittore Alfonso Tramontano Guerritore e la regia di Antonio Grimaldi.


"Come nel girone dei dannati, si vaga tra la bellezza e la bruttezza. L'una non può fare a meno dell'altra. Dell'umano restano brandelli di coscienza" afferma il regista Antonio Grimaldi.

Sul palco saliranno gli attori Alessandro Gioia, Andrea Torre e l'autore del testo Alfonso Tramontano Guerritore. Le foto di scena sono realizzate da Annapaola Montuoro.

Lo spettacolo prende spunto da fatti di cronaca nera accaduti tra l'Agro nocerino sarnese e l'hinterland vesuviano. Una storia di mala, amori rinnegati e bastardi.

"Voce ‘e popolo voce ‘e ddio" questo è quello che la gente racconta. Dell’accaduto parlano tutti. Parlano di morte, specie ora che a morire è un giovane, capitato fortuitamente nel posto sbagliato. Dicono sia stato un errore. Forse due. Come gli assassini, rigettati dal mondo, due cani rabbiosi in una gabbia da combattimento, incapaci di risolversi. Loro restano a mordersi la coda, sospesi in una dimensione altra, violenti e smarriti insieme, perduti e colpevoli, mentre la voce del popolo continua a bisbigliare quello che tutti già sanno". 
  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino