Fiorello, VivaRai2!: «Ogni mattina nella pancia del Belpaese»

Amadeus sarà l'ospite della prima puntata, ma non ci sarà uno scambio di cortesie per Sanremo 2023

Rosario Fiorello e il cast del programma Viva Rai2!
Sorridente e in forma, Fiorello arriva nella sede Rai di viale Mazzini con il suo compagno d'avventura Fabrizio Biggio a bordo di una vespa rossa da via Asiago, dove sono...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Sorridente e in forma, Fiorello arriva nella sede Rai di viale Mazzini con il suo compagno d'avventura Fabrizio Biggio a bordo di una vespa rossa da via Asiago, dove sono cominciate le prove generali di «VivaRai2!», l'atteso morning show («ma chiamiamolo matin show, c'è del sovranismo) che la Rai ha tanto voluto e che oggi festeggia come «un sogno che si realizza». Ad attenderlo ci sono giornalisti e fotografi insieme ai rappresentanti dei vertici Rai, tutti euforici e impazienti di ritrovarlo al lavoro. «Iniziare la giornata con il sorriso, penso sia cosa da servizio pubblico. Nuovo nei linguaggi, crossmediale, popolore e di grandissima qualità, Fiorello è servizio pubblico», parte l'ad Carlo Fuortes tessendo le lodi dello showman siciliano che già da tre settimane ha preso il ritmo di svegliarsi all'alba per trasmettere l'anteprima su RaiPlay e su Instagram. 

«È come quando hai le scarpe vecchie e ci stai bene, poi ti danno quelle nuove e pensi: stavo meglio con quelle vecchie», ragiona lui: «Mi auguro che le scarpe diventino vecchie subito. Abbiamo bisogno di un po' rodaggio. È vero, l'idea viene dall'esperienza di Edicola Fiore nata nel 2010 quando ho scoperto lo smartphone e poi andata su Sky per due anni, ma qui l'esperimento è capire se il format può funzionare anche su una tv generalista. Dobbiamo trovare una strada e la scopriremo solo giorno dopo giorno». 

Lo show andrà in onda dal 5 dicembre per 115 puntate (sei mesi) dal lunedì al venerdì alle 7.15 su Raidue, RaiPlay e in replica su Raiuno in terza serata nel weekend. Fiorello e la sua vivace comunità saranno in diretta dallo studio di vetro costruito ad hoc su via Asiago a Roma: «Trasparente come noi. Questo siamo! Forse sgangherati, forse non perfetti, ma trasparenti»», sottolinea Rosario, che sarà affiancato da un'allegra brigata a rappresentare «la pancia del paese». Oltre a Fabrizio Biggio, ci saranno Ruggiero Del Vecchio, pensionato con la passione per il canto; Serena Ionta con il suo ukulele; la cantante Beatrice De Dominicis; il maestro Enrico Cremonesi assieme al rapper Daniele Lazzarin in arte Danti; il coreografo Luca Tommassini; il tiktoker Gabriele Vagnato in veste di inviato speciale; un corpo di ballo di giovanissimi, a testimoniare il desiderio di unire realtà differenti per creare una comunità: «Il pubblico può identificarsi in ognuno di loro», ragiona lo showman che darà molto spazio al commento delle notizie, come già fatto in «Aspettando VivaRai2!», «senza guardare in faccia a nessuno, senza astio, nè cattiveria e senza sottrarci a nessuna polemica: ci piacciono le polemiche quando sono sane e costruttive. Quello che non ci piace è una certa ipocrisia come quando avviene una tragedia. Penso a Ischia. Diciamo sempre quanto ci dispiace, ma suona retorico. Forse gli italiani, tutti noi, ci siamo stufati di sentire sempre le stesse frasi. C'è un copione ormai, come se fosse scritto in un libro. Capitolo uno: si poteva evitare. Capitolo due: è colpa di... Le istituzioni si avvicendano e le situazioni non cambiano. Abbiamo territori con ponti che crollano, Ischia che frana. Le decisioni non andrebbero prese dopo le disgrazie. Io sono solo un giullare e osservo, ma ora basta dire che si poteva evitare. Abbiamo capito che l'Italia va aggiustata, non rattoppata. E noi cittadini dobbiamo fare la nostra parte, seguendo sempre le regole».

Fiorello è un fiume in piena, tra una battuta e un'altra dice quello che pensa senza peli sulla lingua. Compreso sulla questione del cambio di rete da Raiuno a Raidue dopo l'alzata di scudi dei giornalisti del Tg1: «Li capisco pienamente, hanno difeso un loro spazio, ma c'è modo e modo di dire le cose. L'aspetto meno carino è stato il comunicato, dire che la mia presenza era uno sfregio è stato poco elegante. Per me si è chiusa una porta e si aperto un portone. Il programma per me poteva andare bene da tutte le parti, anche su Rai5. Se avessi voluto badare agli ascolti non avrei scelto le 7 del mattino! Il passaggio a Raidue è stato semplice. La rete ha una storia meravigliosa, innovativa, giovane, grazie a Arbore, a Quelli della notte e L'altra domenica. E, poi, partiamo dall'1%, se arriviamo al 4% divento amministratore delegato e ciao Fuortes!». Eccolo inquadrare anche il minimo comun denominatore di Raidue: «Siamo tutti belli: io, Di Martino, la D'Amico, la Perego con la Ventura, Milo Infante».

Amadeus sarà l'ospite della prima puntata, ma non ci sarà uno scambio di cortesie per Sanremo 2023: «Chiariamolo subito: non ci sarò al 100%. Ci andrà per noi Gabriele Vagnato». L'attenzione di Fiorello ora è sul debutto: «Sono terrorizzato, come sempre prima di andare in onda. Sento la responsabilità di essere un volto del servizio pubblico, ma prometto che non starò attento a quello che dirò, anche perché tutti conoscono il tipo di satira che faccio, sono altri i comici ficcanti. Io ficco poco». 

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino