Folla delle grandi occasioni, questa sera, alla Feltrinelli di Napoli, che ha ospitato Gianni Morandi per un firmacopie, come si chiamano adesso gli incontri promozionali in cui...
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È una sorta di riflessione sulle fragilità ma anche sulle possibilità dell'uomo che non può fare altro che vivere, nel bello e nel brutto. È il suo destino. È il suo imperativo. Bisogna vivere, anche con «le cicatrici sui ginocchi - col cuore in pena il fiato corto - alla catena di un ricordo - col tempo che va con
quello che è stato - bisogna vivere».
Il video del pezzo vede Morandi impegnato in un ruolo inconsueto: come un homeless, con le vesti stracciate, solo, completamente solo, in una Londra deserta. Confuso, perso, frastornato, quasi sopravvissuto a «giorni di calore ed ombre d'aria fresca - di paure e bocca chiusa -. anni di fatica e
notti di lavoro», in lotta contro lo sconforto e la fatica, in cerca di una soluzione per continuare a vivere, perchè «vuole» vivere. La regia è
di Gaetano Morbioli.
Sia pure con contenuti diversi, come il precedente singolo «Solo insieme saremo felici» intonato a cappella alla Feltrinelli con il pubblico partenopeo, anche questo nuovo brano da un segnale positivo, di coraggio, di voglia di ricominciare a fronteggiare i tempi non facili che stiamo vivendo. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino