Giffoni impazza: dall'Emmy della Tabasco alla politica di Cetto La Qualunque

Antonio Albanese si racconta: «Sono uno dei pochi attori che ha fatto l'operaio»

Simona Tabasco al Giffoni
Continua la cavalcata del Giffoni Film Festival, ormai alla sesta giornata, tra anteprime, attori, registi e beniamini dei più piccoli. Finalmente lo hanno acchiappato, e...

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Continua la cavalcata del Giffoni Film Festival, ormai alla sesta giornata, tra anteprime, attori, registi e beniamini dei più piccoli. Finalmente lo hanno acchiappato, e ora che Antonio Albanese (attore e regista) è tornato se ne compiacciono soprattutto i giffoners, a cui si racconta partendo dagli inizi. La precisazione non è casuale: «Sono uno dei pochi attori che ha fatto l'operaio, dai 16 anni ai 22». Sarà forse anche per questo che non ha mai separato il mestiere dell'attore dal suo modo di pensare, traducendolo anzi in personaggi amatissimi e storie che raccontano un pezzo d'Italia. Impossibile quindi non chiamare in causa Cetto La Qualunque, di cui spiega l’epifania: «Io sono di origine siciliana e sto alla politica come Formigoni sta al Kamasutra o come Polifemo sta allo strabismo. Comunque, 20 anni fa ormai, sono andato in giro a seguire comizi per l'Italia, sentendo cose come ‘sarò leale e circonciso’, parole dette da uno poi diventato senatore; allora ho creata una maschera legata a nessun tipo di personaggio: è un insieme, tra acconciatura e abbigliamento da esorcista, questo tipo esiste ovunque... è ancora tra noi. Ecco, si tratta della politica improvvisata, malvagia, orribile... ». Prosegue ancora, sibillino: «Anche se Cetto La Qualunque ormai è superato, è un gesuita!», sottintendo che la situazione odierna è ben peggiore di quel suo carattere.

Da Giffoni a Giffoni, terra che l'ha vista crescere e dove ha mosso i primi passi, altra ospite clou della giornata è Simona Tabasco, l'attrice napoletana (classe 1994) che ha conquistato l'America e una nomination agli Emmy per la serie “The White Lotus”, e che non ha nessuna intenzione di fermarsi qua. «Sono molto emozionata e sorpresa per la candidatura all’Emmy, è un grande riconoscimento per me, ma vivo tutto con grande leggerezza» confida alla stampa, anticipando anche i prossimi progetti, tra cui un papabile Sanremo, non lontano dai suoi pensieri, e l'assenza dalla prossima stagione di “Doc– Nelle tue mani”, mentre prova invece a dribblare le domande sull’attuale sciopero degli sceneggiatori e attori americani. «Desideravo fare la stilista - continua emozionata – prima che Gianvincenzo e gli altri di Giffoni mi cambiassero la vita».

Dalla Monica Bellucci in erba a Enzo D'Alò, regista, sceneggiatore e maestro dell'animazione, e subito scorrono nella mente titoli come “La freccia azzurra”, “La gabbianella e il gatto”, “Pinocchio” e mille altri - solo per nominare quelli cinematografici - a cui si aggiungerà da novembre un'altra opera animata, “Mary e lo spirito di mezzanotte”, presentata con alcune sequenze inedite alla platea del Giffoni. Chiude la giornata il consueto appuntamento - costola musicale - con l'attesissima esibizione di Junior Cally e Rosa Chemical. C'è da scommetterci, i giffoners si scateneranno anche stavolta.

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Il Mattino