Gigi Proietti, il ricordo di Paola Cortellesi al Globe Theatre: «Se lì dove sei adesso non sanno ride...nun te fidà»

Applausi e ricordi e lacrime e ancora applausi e grazie, grazie, grazie ripetuti da tantissimi amici e colleghi. Così è stata salutata l'ultima entrata...

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Applausi e ricordi e lacrime e ancora applausi e grazie, grazie, grazie ripetuti da tantissimi amici e colleghi. Così è stata salutata l'ultima entrata in scena di Gigi Proietti al suo Globe Theatre, il teatro elisabettiano che ha creato e guidato per 17 anni nel cuore di Villa Borghese e che ora porterà il suo nome. Paola Cortellesi ricorda quando a sette anni in macchina con la famiglia cantava filastrocche e storie: «avevo già consumato la cassetta di a me gli occhi please. In casa ripetevo a memoria tutti i passaggi, avevo idea che Amleto fosse una storia tanto allegra! Ricordo la prima volta che mi sono commossa da bambina, capitolavo alla prima strofa», Paola canta e piange, poi alla fine lo saluta: «Se lì dove sei adesso non sanno ride...nun te fidà. Ti vorrò sempre un bene infinito. Arrivederci Maestà».

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Applausi e ancora storie da raccontare. Perché sul palco c'è Gigi con tutti i suoi amici, la sua vita. «Grazie, grazie perché sei stato un costante punto di riferimento, perché hai elevato questo mestiere. Perché mentre tutti parlavano di cultura, tu la facevi. Per averci fatto ridere fino alle lacrime. Perché tu eri il 10 in squadra. E quando dicevi A me gli occhì noi ti consegnavamo il cuore e tutta la nostra ammirazione». Così Edoardo Leo, nel suo «saluto composto e scomposto», omaggia Gigi Proietti.

Marisa Laurito dice tra le lacrime: «Ci vediamo presto». Pino Quartullo, Valentina Marziali (la prima Giulietta al Globe), Enrico Brignano che, ammette, «dopo il non ci sei» non riesce a mettere la parola «più»; Walter Veltroni, che ne ricorda l'ironia ma anche l'impegno culturale politico. «Tutta la città - conclude Edoardo Leo, citando il sonetto che Proietti recitò in occasione dell'ultimo saluto ad Alberto Sordi - sbrilluccica de lacrime e ricordi. Che tu non sei solo un grande attore. Tu sei molto di più. Sei Gigi Proietti».

 

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Il Mattino