Golden Globe, La La Land pigliatutto. Tv, dominio per 'The Crown'

Golden Globe, La La Land pigliatutto. Tv, dominio per 'The Crown'
Con il suo divertente, romantico, spettacolare omaggio ai tempi d'oro del musical hollywoodiano, La La Land ha sbancato la 74/a edizione dei Golden Globes, consegnati domenica...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Con il suo divertente, romantico, spettacolare omaggio ai tempi d'oro del musical hollywoodiano, La La Land ha sbancato la 74/a edizione dei Golden Globes, consegnati domenica notte dalla Stampa Estera di stanza a Los Angeles. Acclamato titolo di apertura dell'ultima Mostra di Venezia, il film del trentunenne Damien Chazelle (Whiplash) ha infatti battuto ogni record, aggiudicandosi sette premi su sette candidature: miglior musical, miglior attore e miglior attrice (Ryan Gosling ed Emma Stone), miglior regista, miglior sceneggiatura, miglior canzone (City of Stars) e miglior colonna sonora. Un trionfo che ha in buona parte oscurato l'altro film super candidato, Moonlight di Barry Jenkins, che ha affrontato la serata con sei promettenti nomination e ne è uscito con un solo premio, seppure il più importante, quello per il miglior film drammatico.


Moonlight - che aveva aperto la Festa del Cinema di Roma - è il romanzo di formazione di un ragazzo nero che deve fare i conti con la propria omosessualità ed era solo uno dei titoli che, in questi Golden Globes, richiamavano il tema - eternamente attuale negli Usa - della rappresentanza e del ruolo dei neri nel mondo dello spettacolo (e non solo). Tra gli altri, per il grande o il piccolo schermo, si possono citare Fences, The People v. O. J. Simpson, Atlanta e Black-ish, che ha fatto meritare il riconoscimento come miglior attrice tv a Tracee Ellis Ross. Parlando di grandi prove attoriali, la francese Isabelle Huppert ha sbaragliato tutte (soprattutto la superfavorita Natalie Portman per Jackie) con la sua performance in Elle di Paul Verhoeven, che ha conquistato il premio come miglior film straniero, mentre sul fronte maschile il miglior attore protagonista di un film drammatico era quasi scontato, ovvero Casey Affleck per Manchester by the Sea.

Più sorprendenti il Golden Globe arrivato a Aaron Taylor Johnson, non protagonista di Animali notturni, e quello assegnato a Viola Davis per Fences (Barriere) di Denzel Washington.
Ma i premi della Stampa Estera di Hollywood, al contrario degli Oscar, riconoscono anche la qualità del lavoro televisivo. Quest'anno come migliore serie drammatica è stata incoronata The Crown, che racconta la vita di Elisabetta II (interpretata da Claire Foy, impalmata come miglior attrice) e più in generale della famiglia reale britannica, mentre nella categoria musical-comedy ha trionfato Atlanta, per cui ha ritirato un riconoscimento anche Donald Glover. 


Ma è soprattutto lo spionistico The Night Manager ad aver messo in luce alcune performance attoriali: sono stati premiati infatti Tom Hiddleston, Olivia Colman e Hugh Laurie. Nell'accettare il premio, quest'ultimo si è lanciato in un brillante discorso in cui ha ironizzato sulla possibilità che questa potesse essere l'ultima edizione dei Golden Globes: «Non vorrei essere pessimista - ha detto - ma ci sono le tre parole Hollywood, stampa e straniera, alludendo all'allergia del neo presidente Donald Trump per questi termini in una serata dal profilo molto politico in cui Meryl Streep, ritirando il riconoscimento alla carriera, ha declamato uno speech memorabile. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino