I tetti di Napoli omaggiano Carlo D'Angiò

I tetti di Napoli cantano D'Angiò. É stato il tributo del cantautore contrabbassista Emanuele Ammendola durante la presentazione del disco...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I tetti di Napoli cantano D'Angiò. É stato il tributo del cantautore contrabbassista Emanuele Ammendola durante la presentazione del disco Migrà ieri al Santa Chiara Boutique Hotel, nel cuore di Napoli.  Il musicista sommese ha voluto rivolgere un particolare omaggio  a Carlo D'Angiò, recentemente scomparso, dedicandogli la sua versione jazz di «Brigante se more», unica cover contenuta del disco. Accompagnato da Caterina Bianco al violino, Luigi Esposito, (pianoforte e melodica ),  Alberto Santaniello (chitarra), Emiliano Barrella (batteria), Pasquale Benincasa (percussioni), Emanuele Ammendola con il suo contrabbasso ha vestito di dolcezza, quasi come una preghiera, il brano  sussurrato  dai tetti della città, con lo sguardo rivolto alla "Muntagna" e al monte Somma, luogo da cui proviene il musicista.

 
Migrà è il secondo album di Emanuele Ammendola ma il primo a suo nome, cantautore e contrabbassista dell’area vesuviana che, vivendo da tre anni a Milano, ha condensato in questo progetto discografico di  tutte le emozioni derivate da questo cambiamento che hanno modificato il modo di scrivere ed allargato i suoi orizzonti di vita vissuta.  Un progetto che nasce quindi da un’esperienza personale ma che è poi  diventato un   momento di riflessione su quella che oggi è una delle tematiche sociali più calde e complesse del nostro tempo, la migrazione.

L’album dal sapore folk jazz, composto da otto tracce di cui sette in lingua napoletana,  interamente autoprodotto, è stato realizzato grazie alla campagna di crowdfunding che ha contribuito a sostenere Etnos, l’associazione che si occupa di migranti , richiedenti asilo e senza fissa dimora sul territorio milanese.
L’album Migrà, ancor prima della sua uscita ufficiale, ha collezionato già dei premi prestigiosi come il Premio Mia Martini 2016, il Premio Fest Med 2016, il Premio Ugo Calise Festival, di cui la premiazione si terrà il 23 settembre al Maschio Angioino ed è inoltre tra i 46 album selezionati per il Musicultura 2016 ed in gara alle semifinali del Premio De Andre'.
 


 
 
 
  Leggi l'articolo completo su
Il Mattino