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Venezia
In sette anni Massimiliano Gallo è venuto alla Mostra con nove film. Dice: «Per me questo festival è un luogo del cuore». Ieri ci è tornato per accompagnare alle Giornate degli Autori «Il silenzio grande», dal testo di Maurizio De Giovanni, che aveva già interpretato con successo in teatro e sempre con la regia di Alessandro Gassmann. Come si fa a passare dal palcoscenico al set? «Ci si lascia alle spalle il percorso di costruzione dello spettacolo. Si ricomincia daccapo, con un nuovo linguaggio, è l'unico modo per restituire la verità sullo schermo».
Nella storia un famoso, egocentrico scrittore, chiuso nel suo studio tra i libri che ama più dei familiari, dialoga via via con la moglie (Margherita Buy) e i due figli ragazzi (Antonia Fotaras e Emanuele Linfatti), affrontando temi mai toccati apertamente, con il controcanto acutissimo e affettuoso della governante Marina Confalone.
Girato in pieno lockdown «come in una bolla, ci sentivamo protetti», «Il silenzio grande» arriverà in sala il 16 settembre e pochi giorni dopo, il 20, Gassmann tornerà su Raiuno nella terza serie dei «Bastardi di Pizzofalcone» dell'amico De Giovanni, ancora nei panni dell'ispettore Lojacono. Napoli, insomma, continua a essere protagonista dell'audiovisivo e a giocare da protagonista in Laguna. «Non mi sorprende» spiega Gallo, «è una città unica, in tutti i sensi, ha luci meravigliose ma anche ombre e, soprattutto, ha ancora la capacità di accogliere e di accudire, sa come far sentire a casa la gente. E questa intelligenza dell'identità finisce per essere generatrice di arte e di talenti nel cinema, nel teatro, nella musica, in tutte le forme dell'espressività e della narrazione di una cultura».
È d'accordo Marina Confalone? «Certo, Napoli ha bellezze naturali e effervescenza culturale, ha una lingua musicale e un patrimonio artistico tale da poter fare da sfondo a ogni genere di storie».
In un'estate pienissima d'impegni, Massimiliano ha girato i nuovi episodi della serie sul sostituto procuratore materano Imma Tataranni e sta completando le riprese della serie sull'avvocato Malinconico, tratta dai libri di Diego De Silva. Come sarà, questo nuovo personaggio? «Divertente, ironico, un tipo buffo, politicamente scorretto e sempre in ritardo che si fa amare per forza. De Silva mi ha detto che ormai scrive pensando a me, alla mia faccia. Mi ha fatto piacere».
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