«Improvvisamente Natale», il film delle feste di Francesco Patierno: ​«Natale a Ferragosto, mi piacciono le sfide»

Dal primo dicembre su Prime Video prodotto da Notorius Pictures

Una foto di scena tratta dal film di Francesco Patierno Improvvisamente Natale
Guardando alle predilette commedie francesi e americane, ma senza perdere di vista la tradizione tutta italiana del cinepanettone (tra gli sceneggiatori anche il veterano Neri...

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Guardando alle predilette commedie francesi e americane, ma senza perdere di vista la tradizione tutta italiana del cinepanettone (tra gli sceneggiatori anche il veterano Neri Parenti) Francesco Patierno si confronta con il film delle feste: solo che in «Improvvisamente Natale», dal primo dicembre su Prime Video prodotto da Notorius Pictures, il regista di tanto cinema d'autore, da «Pater familias» a «La cura», immagina che Natale arrivi a Ferragosto. E non per un errore di calendario. «A me piacciono le sfide rischiose», dice Patierno, «penso di avere una natura versatile e ho già fatto delle commedie. E poi il cinema è cinema, senza barriere. In questo caso volevamo ribaltare i piani narrativi, far comportare i bambini da adulti e gli adulti da bambini».

E dunque a Lorenzo (Diego Abatantuono), proprietario di un delizioso albergo di montagna e nonno della piccola Chiara (Sara Ciocca), figlia e genero in crisi (Violante Placido e Lodo Guenzi) chiedono di dire alla bambina del loro proposito di separarsi. È quasi Ferragosto e, per di più, il nonno sta per cedere l'albergo a due imprenditori cinesi. Ma, per consolare la nipotina, decide di organizzare per lei, sotto il solleone, l'ultimo Natale in famiglia, con l'albero addobbato, le renne, la neve finta e gli inevitabili colpi di scena. Completano il cast Nino Frassica, Anna Galiena, Antonio Catania, Michele Foresta (ovvero il Mago Forest) e Gloria Guida, al ritorno sul set dopo quarant'anni. Come l'ha convinta Patierno? «Nel modo più semplice: le ho mandato la sceneggiatura, le è piaciuta, ha accettato. Gloria è una brava attrice e una donna bellissima, non potevamo fare scelta migliore». E Lodo Guenzi, il cantante del gruppo Lo Stato Sociale? «Nasce come attore, non è un neofita del set». 

Diego Abatantuono è il patriarca, il burbero benefico. Dice: «Ormai sono un nonno professionista, ho tre nipoti e penso che gli attori debbano interpretare le età che hanno. Non è la prima volta che lavoro con Francesco, durante le riprese ci confrontiamo, non sempre siamo d'accordo, ma alla fine il risultato è quello giusto». Violante Placido è una donna in carriera («una delle tante che oggi portano avanti le famiglie»), Sara Ciocca si conferma una giovane attrice di grande talento. «Con lei bisogna stare attenti, a volte ho l'impressione che sbagli per non metterci in imbarazzo con la sua perfezione» sorride Abatantuono, «sul set la chiamavo Anna, come la Magnani». È così, Sara? «Ma no, sono una scolara in questo ambiente, ho tanto da imparare e diversi sogni nel cassetto, mi piacerebbe lavorare all'estero, mi sto impegnando molto sulle lingue». 

Patierno racconta di aver avuto gioco facile con un simile cast: «Non ho voluto tenerli a freno, io mi concentro sulla storia, ma gli spazi di improvvisazione sono importanti. In un film corale gli attori fanno la differenza, riescono a far emergere anche le sfumature più lievi in ogni scena. Improvvisamente Natale è una storia per la famiglia e sulla famiglia. Sono padre di un ragazzo di 17 anni e un osservatore attento di questo tipo di realtà. Molte volte mi sono sentito figlio più che genitore, una sensazione che mi ha fatto riflettere sull'escamotage narrativo del ribaltamento dei ruoli». 

Come si sono avvicinati i protagonisti al classico film di Natale? Abatantuono: «Cerco di fare solo le cose che reputo interessanti. I film delle feste non sono tutti uguali, io ho interpretato un Babbo Natale molto carino, ho fatto Vacanze di Natale 90 e il mio episodio era divertente... Le storie natalizie possono essere di qualità alta. E poi l'atmosfera sul set resta fondamentale. Se si sta bene si lavora meglio. Io mi sono divertito con Vanzina, nel lungo e felice sodalizio con Salvatores, con Veronesi, con lo stesso Patierno... Sono tante le emozioni che ti portano a scegliere un film». E Violante Placido: «Lavorare con Patierno è una garanzia, sa creare un'atmosfera serena e armoniosa, è un regista che si fida dei suoi attori e lascia loro lo spazio per sperimentare». Quanto alla scelta di far uscire il film direttamente sulla piattaforma: «Per noi attori non fa differenza» spiega Abatantuono, «il modo di recitare resta lo stesso». «L'innovazione tecnologica è una rivoluzione che non si può fermare» interviene Marchetti di Notorius, «la sala resta il luogo privilegiato per vedere i film e la sua magia non ha uguali, ma gli imprenditori devono far tornare i conti». 

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Il Mattino