Joseph Capriati & friends, notte dance allo stadio Maradona ma per pochi

Joseph Capriati & friends, notte dance allo stadio Maradona ma per pochi
Non è facile trasformare uno stadio in un dancefloor. La scommessa di «Capriati & friends» era quella di tenere insieme una notte electro con la missione...

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Non è facile trasformare uno stadio in un dancefloor. La scommessa di «Capriati & friends» era quella di tenere insieme una notte electro con la missione pro-l'Unicef e la raccolta fondi per i bambini vittime della guerra in Ucraina. Nobile intento, ma l'afflusso lento al Diego Armando Maradona ha reso difficile almeno la prima parte, per la seconda ci saranno i 5 euro staccati per ogni biglietto, accrediti stampa e omaggi compresi: alle 12, quando la maratona avrebbe dovuto avere avvio, appunto nel segno dell'impegno pro-Unicef, il prato era praticamente vuoto. Il caldo di un sabato praticamente estivo, l'afflusso lento, forse il disinteresse del pubblico della club culture per l'argomento sociale, hanno permesso di godere di un colpo d'occhio solo a serata ormai inoltrata: pure Clementino ha regalato il suo rap da «Black Pulcinella» davanti a un pubblico poco numeroso, anche se egualmente caloroso e partecipe. Con il palco montato sotto la curva B, strapiena la pista d'atletica, molto meno l'anello inferiore: 6-7.000 spettatori, a buon peso. 

Protagonisti assoluti i dj, mischiadischi che non usano più i dischi (ma Gnmr sì) e spesso sono delle vere e proprie star: Agents Of Time, Dubfire, DJ Ralf, Cassy e Silvie Loto in un set schiena a schiena, i magnifici quattro della house newpolitana, Gaetano Parisio, Luigi Madonna, Markantonio, Roberto Capuano.

Ma in platea tutti non aspettavano altro che il set notturno conclusivo del trentaquattrenne Giuseppe, pardon Joseph, Capriati, divo casertano da esportazione, e motore, oltre che titolare, dell'operazione. Forse ha sopravvalutato il richiamo suo, e dei «friends» messi in campo, scegliendo una location «esagerata» per l'occasione, ma comunque il Maradona ha ormai debuttato come pista dance, «da rave ufficiale» azzardava qualcuno, e, si sa, la prima volta è sempre la più difficile, nessuno ti può davvero spiegare come si fa. 

Capriati con la cassa dritta e un groove implacabile e trascinante ha così aperto ufficialmente un'estate che vedrà lo stadio napoletano protagonista, con bel altri numeri a scandire il successo dell'operazione: è sold out (45.000 biglietti venduti) lo show di Vasco Rossi il 7 giugno, come quello di Ultimo il 25, con biglietti ancora in vendita per la seconda data, la sera dopo. A completare la festa sul palco per un saluto e un abbraccio è comparso anche el Pocho: Ezequiel Lavezzi qui era di casa quando nessuno avrebbe immaginato di ballare nel tempio di Diego Armando. 

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Il Mattino