Levante parla di Diodato a Domenica In: «Finalmente si sono accorti di lui». «Sono felicissima che Antonio abbia vinto, perché lo conosco e se lo...
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«Un po' tutti ci abbiamo provato davanti allo specchio, fatto discorsi e riflessioni. Anche gli altri sono il nostro specchio, che sono più onesti», aggiunge Levante. Poi un retroscena sulla settimana scorsa riportato dalla conduttrice: «Mi hai fatto una telefonata molto carina. Sei stata l'unica dei cantanti che non si sono presentati a Domenica In dopo il Festival che mi ha telefonato. Sono rimasta sorpresa, è un fatto di educazione».
«Ero sentita, provata, non me la sentivo - precisa - Sono stata onesta, io non vedevo l'ora di venire, quando sono arrivata in teatro non mi sentivo benissimo. Ho fatto le otto del mattino e la settimana era stata impegnativa». Sul rapporto con la sua arte e i fan: «Io do tanto amore, ma quando ho iniziato a fare musica l'ho fatto per una questione di solitudine. Credevo di non essere capita, era il mio rifugio. Quando poi questa musica è arrivata a tanti, ho capito che non ero più sola».
Levante ha dovuto attraversare momenti difficili quando era piccola: «Papà è mancato quando avevo nove anni e a un certo punto ci siamo trasferite con la mamma a Torino. Avevo 14 anni. Lì c'erano modi diversi di vivere la vita. Torino per me era la grande metropoli, ma mi sono subito adattata».
Infine, Levante ha parlato di Diodato, a cui è stata legata tre anni: «Io sono felicissima che Antonio abbia vinto, perché lo conosco e se lo merita. Credo che sia una delle voci più belle in Italia, canta così da sempre e finalmente l'Italia intera si è accorta di lui e lo ha applaudito». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino