Marco Columbro si sfoga: «Per la televisione sono morto dopo la malattia»

Marco Columbro
MILANO – “Per strada sento ancora l'affetto delle persone. C'è chi mi ferma convinto di avermi seguito la sera prima in un programma e invece manco...

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MILANO – “Per strada sento ancora l'affetto delle persone. C'è chi mi ferma convinto di avermi seguito la sera prima in un programma e invece manco dalla televisione ormai da tantissimi anni”. Lo sfogo è di Marco Columbro, un tempo molto presente in televisione e “dimenticato” che nel 2001, un aneurisma cerebrale lo ha tenuto in coma per venticinque giorni: “(La tv) Mi manca tantissimo! – ha fatto sapere a “Nuovo” -  Soprattutto quella del mio periodo d'oro, quando negli anni Novanta mi definivo "il soprammobile di casa degli italiani", per via delle tantissime ore di diretta che facevo. Ma non è stata una mia rinuncia. Purtroppo dopo la malattia, nonostante io abbia avuto una rinascita, per la tivù sono morto”.

La delusione è tanta: “La chiamerei amarezza, per tutto quello che ho dato alla televisione. Per fortuna ho una vita privata meravigliosa, con una compagna, Marzia, che condivide con me tante passioni. Questo mi dà la forza di guardare avanti, a nuovi progetti professionali, come il resort aperto in Toscana e l’azienda di cibo biologico”.
Per vederlo ora bisogna recarsi in teatro: “Io nasco come attore, sono cresciuto con il grande Dario Fo e quindi per me è una sorta di ritorno alle origini. Lo scorso anno, insieme a Gaia De Laurentiis, abbiamo portato sul palco una bella commedia. E ora sto valutando alcuni copioni interessanti”. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino