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Un boccone andato di traverso, «un pezzo di polpo bloccato in trachea», ha rischiato di soffocare in un ristorante londinese Alessia Marcuzzi, che ha raccontato via social il suo dramma sfiorato e il pronto intervento messo in atto da Wilma Helena Faissol, moglie del suo ex Francesco Facchinetti. «Un colpo forte sullo sterno verso l'alto», lo descrive la conduttrice.
Alessia Marcuzzi choc: «Ho rischiato di morire, mi ha salvata la moglie del mio ex»
Alessia Marcuzzi e il boccone di traverso, come è stata salvata
Tecnicamente si chiama «manovra di Heimlich o spinta addominale», e periodicamente torna sotto i riflettori delle cronache quando un 'boccone killer' uccide un bambino. È infatti in età pediatrica che il «soffocamento per inalazione di corpo estraneo» è più frequente e letale, tra le prime cause di morte al di sotto dei 3 anni. Per questo le autorità sanitarie lanciano frequenti campagne con l'obiettivo di addestrare tutti alla disostruzione salvavita. Ecco come la spiega l'Istituto superiore di sanità.
La manovra di Heimlich
La manovra di Heimlich, che «prende il nome dal suo inventore, il chirurgo toracico» americano «Henry Heimlich», è «una tecnica salvavita di primo soccorso che si utilizza in caso di ostruzione delle vie aeree causata da un corpo estraneo - si legge sul sito ISSalute - Viene eseguita per prevenire il soffocamento di una persona nel caso in cui le sue vie respiratorie (gola, trachea) vengano bloccate da un pezzo di cibo o da un altro oggetto».
Come si esegue
La manovra «consiste nel comprimere il diaframma di persone coscienti, spingendolo verso l'alto, in modo da causare un colpo di tosse (determinato artificialmente dal violento aumento della pressione intratoracica) e la conseguente espulsione del corpo estraneo».
Chi la può compiere
«È possibile attuare la manovra» di disostruzione «anche su se stessi - evidenzia l'Iss - mettendo una mano chiusa a pugno contro il proprio addome, mentre l'altra l'afferra e la spinge verso l'alto con una serie di spinte finché non si liberano le vie aeree. In alternativa, è possibile appoggiarsi con la parte alta dell'addome contro un oggetto fisso (per esempio una spalliera di un divano o di una sedia), spingendo ripetutamente col proprio corpo verso il basso fino a che le compressioni non facilitino l'espulsione dell'ostruzione». Per capire se una persona è vittima di soffocamento da ostruzione delle vie aeree, gli esperti invitano a fare attenzione se: «Mette le mani attorno al collo e fatica a respirare, producendo rumori e suoni striduli; diventa di colore blu-viola, il suo viso (pelle e labbra) e le sue unghie prendono una colorazione fra blu e il violaceo a causa della mancanza di ossigeno nei polmoni; ha evidente difficoltà a parlare; emette una tosse molto debole; perde conoscenza». «I corpi estranei possono causare un'ostruzione moderata (parziale) o grave (completa)», si legge ancora su ISSalute. Quindi «è importante chiedere alla persona 'ti senti soffocare?'. Se è in grado di rispondere, parlare, tossire e respirare, significa che la sua ostruzione è parziale. In tal caso (ovvero se le vie respiratorie non sono completamente bloccate), è necessario invitarla a tossire con forza per espellere autonomamente il corpo estraneo. Se» invece «la tosse non risulta sufficiente, si dovrà intervenire eseguendo la manovra di soccorso sul diaframma e sulla schiena come per un'ostruzione totale».
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