Se i Nomadi restano per sempre Nomadi anche se faticano a darsi una voce stabile, se i Pooh si autoclonano moltiplicandosi, «perché lasciar tacere un repertorio come...
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La Dragonieri deve far suo un canzoniere che è già passato per quattro voci: «Guardo molto alla lezione della Ruggiero e di Laura Valente, un po’ meno a quella di Silvia Mezzanotte e Roberta Faccani, quest’ultima la più lontana da me. Ho scoperto i Matia Bazar a sei anni: ascoltando “Al cavallo bianco” dai miei genitori decisi che volevo fare la cantante». Vero o meno, la storia funziona. Allo showcase d’esordio Luna e gli arrangiamenti mostrano di aver bisogno di rodaggio per evitare l’effetto cover band, ma in fondo anche Nomadi e gli ex Pooh dal vivo sono diventati tribute band di un passato glorioso. Perversi aveva persino azzardato l’«idea di coinvolgere Ruggiero, Cassano e Marrale, i fondatori superstiti, in una super-reunion, anche episodica, ma loro hanno altri interessi al momento. Peccato». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino