«Tante ferie pagate, lunghe pause pranzo e tutele in maternita»: ecco qual è il paese dei sogni per i lavoratori

Michael Moore in 'Where to invade next: Italy'
I più dotati di spirito, probabilmente, riusciranno a farsi una risata: beati loro. Certi errori grossolani capitano...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I più dotati di spirito, probabilmente, riusciranno a farsi una risata: beati loro.


Certi errori grossolani capitano anche ai migliori, ed è quello che è accaduto a Michael Moore. Il regista, autore di docu-film di denuncia come 'Bowling a Columbine' e 'Farenheit 9/11', l'ha combinata decisamente grossa con la sua ultima fatica, 'Where to invade next', che documenta la differenza del welfare tra gli Stati Uniti e vari paesi, non solo europei. Nella lista dei paesi da sogno per i lavoratori, tuttavia, compare l'Italia, ampiamente descritta attraverso le testimonianze di datori di lavoro e dipendenti.

Per Michael Moore, stando a quanto raccontato nel documentario, l'Italia sarebbe il paese dei sogni per ogni lavoratore. Basti pensare alle lunghe pause concesse ai dipendenti per il pranzo, alla tredicesima mensilità, alle ferie pagate anche per la luna di miele e alle tutele per la maternità. Tutto fantastico, ma solo in linea teorica: si tratta di traguardi conquistati con grande fatica dai lavoratori nei decenni passati, che però all'atto pratico non trovano riscontro.

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino