Il leggendario Chuck Berry, padre fondatore del Rock 'N' Roll, autore di brani decretati dal tempo intramontabili come il grande classico 'Johnny B. Goodè,...
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«Se si volesse dare un altro nome Rock 'N' Roll lo si potrebbe chiamare Chuck Berry», sono parole di John Lennon secondo alcuni.
Le qualità del genio musicale. E la sua formula perfetta passava obbligatoriamente per una chitarra virtuosa, che affondava la sua base nel country, spiccava il volo con il blues ed echeggiava da ogni jukebox grazie a versi diretti, brevi, accessibili, diventando l'inno di una generazione di adolescenti che sarebbe durato per sempre, grazie a 'Sweet Little Sixteen' o 'You Can't Catch Mè. Berry fu però anche un autore 'impegnatò, pur nella sua levità, che con 'Promised Land', 'Too Much Monkey Business' e 'Brown Eyed Handsome Man' riusciva a lanciare allo stesso tempo un'ode e la critica all'America, pur senza mai discostarsi dallo spirito più puro del Rock 'N Roll.
A consegnarlo definitivamente alla Storia ha contribuito anche Hollywood: Michael J Fox che esegue "Johnny B.Goode in "Back to the Future" del 1985, poi Quentin Tarantino in Pulp Fiction in cui Vincent Vega (John Travolta) e Mia Wallace (Uma Thurman) ballano un twist sulle note di 'You Never Can Tell' incisa da Chuck Berry nel 1964, in una delle scene di ballo più famose del Cinema.
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Il Mattino