CAPRI - Un velo di tristezza è calato stamattina sulla Piazzetta di Capri quando dall’antica torre campanaria sono iniziati i rintocchi della campana che suonava...
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Il feretro è arrivato da Napoli con il primo traghetto della Caremar insieme ai familiari e tanti amici che hanno voluto accompagnare Giuliana nel suo ultimo viaggio. Nella ex cattedrale di Santo Stefano, dove si è svolto il rito, affranto insieme ai figli Edo e Dario sedeva Peppino che non ha tolto per un attimo gli occhi dalla bara, che era stata posta ai piedi dell’altare centrale in una chiesa affollata da tanti isolani e familiari che hanno partecipato alla cerimonia funebre. Accorate le parole del parroco Don Carmine Del Gaudio, che ha ricordato nella sua omelia la semplicità e la fermezza di una donna, moglie e madre che purtroppo è venuta a mancare troppo presto. Parole di conforto sono arrivate dal parroco, ma anche parole di fede per lenire un dolore che Peppino portava impresso sul volto.
È stata una cerimonia semplice seguendo lo stile che ha contraddistinto Peppino in tutta la sua vita, senza clamore, senza paparazzi, senza esibizioni inutili. Questo è stato lo stile della famiglia Faiella ed è per questo che il funerale di Giuliana è stato come quello di tanti altri isolani, anche se si respirava tra la folla ferma in Piazzetta un’aria intensa di malinconia. Al termine della cerimonia il corteo funebre che si è mosso dalla Piazzetta per arrivare al cimitero dove Giuliana riposerà per sempre nella tomba di famiglia. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino