“Noi anni luce” di Tiziano Russo in anteprima al Giffoni Film Festival: «Festival unico al mondo»

È l'esordio al cinema di Tiziano Russo dopo il successo di “Skam Italia 5”

Il cast di “Noi anni luce al Giffoni Film Festival
Dopo i videoclip musicali e il recente successo (apprendistato decisivo) di “Skam Italia 5”, il regista Tiziano Russo, alla prima prova cinematografica, prosegue con...

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Dopo i videoclip musicali e il recente successo (apprendistato decisivo) di “Skam Italia 5”, il regista Tiziano Russo, alla prima prova cinematografica, prosegue con il teen, genere molto in voga che potremmo chiamare anche dramma adolescenziale (teen drama). Gli americani parlerebbero infatti di cancer movie, visto che i protagonisti sono affetti da un tumore del sangue. Presentato in anteprima al Giffoni Film Festival (prima di arrivare nelle sale il 27) “Noi anni luce” è cucito su misura per i giovanissimi, e punta all'apparente usato sicuro: adolescenza, famiglie spaccate, amore adolescenziale oltre la malattia. Non un'impresa facile, visto la delicatezza del tema: bisogna saper trovare le parole giuste. 

«Forse una prova di incoscienza - spiega infatti Russo - una trappola che spero di aver aggirato osservando, ascoltando, e andando per sottrazione». Menzione per i due (giovanissimi) protagonisti, da tenere d'occhio: Carolina Sala e Rocco Fasano. Lei già vista in tv in “La guerra è finita” e in “Rita Levi Montalcini”. Lui, appunto, in “Skam”. Ambedue entusiasti del progetto, quasi quanto del Giffoni, come il resto del cast, del resto: «Che accoglienza, è un onore essere qui, in un festival unico al mondo». 

Poi una riflessione sui rispettivi personaggi. «C'è qualcosa di me nella protagonista (Elsa) - dice la Sala - a cominciare dai calzini spaiati (se la ride ndr). Al di là della battuta, sembra quasi una me adolescente, con quella stessa difficoltà di comunicare...». Prosegue: «La mia urgenza era rendere il più possibile autentica e onesta la situazione, ma più che farmi ispirare da riferimenti cinematografici simili, ho scelto di parlare con persone che hanno affrontato lo stesso percorso».

Anche per Fasano i punti in comune con il suo alter ego nel film (Edo) non sono pochi. «La sua sensibilità è anche una mia caratteristica, e la maturità acquisita per via di certi avvenimenti; la malattia e la morte sono temi esistenziali su cui mi interrogo anch'io sin dall'adolescenza». Non solo attori professionisti (nel cast anche Caterina Guzzanti e Fabio Troiano, nel ruolo dei genitori di Elsa), c’è spazio anche per la musicista Laila AlHabash, che ha da poco aperto il concerto a Napoli dei Coldplay. La sua titubanza iniziale si è sciolta sul set, grazie al supporto della troupe. «Grazie all'aiuto di Carolina e Rocco, e con l'aiuto di Tiziano, regista molto premuroso. Alla fine, per quanto fossi preoccupata, mi sono divertita».

Infine una parentesi a margine sullo sciopero degli attori americani (discusso anche da Verdone e proprio al Giffoni): «Tema forte, ne stiamo parlando da ore - rilanciano Russo e Sala - è una giungla vera e propria quella che riguarda le regolamentazioni e specie per l'intelligenza artificiale». Per il resto, pochi spoiler, ci lasciano con la sorpresa di nuovi progetti futuri.

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Il Mattino