“Io sono qui non tanto per parlare ma per stare vicino a voi e guardarvi negli occhi, per ascoltarvi e aprire il mio cuore alla vostra testimonianza di vita e di...
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Una terra martoriata da decenni di guerriglia interna, tra narcotraffico e corruzione, che, solo ora, si avvia a un processo di pacificazione e riconciliazione. Papa Francesco ha voluto benedire con questa visita il futuro del Paese e aggiungere una nuova tappa ad un Magistero sempre più attento alle periferie del mondo. Nella puntata, in onda lunedì 25 alle ore 00.40, in replica su Rai Storia domenica 1 ottobre alle ore 12, e per l’estero su Rai Italia, riflettori accesi sul dialogo per la pace nel segno della storia e della memoria. In Germania la Comunità di Sant’Egidio ha mobilitato le religioni per un grande appello. Qui, nel 1648, venne firmata la pace di Vestfalia che chiuse la guerra dei Trent’anni tra Cattolici e Protestanti. Oggi si guarda al mondo, alle aree di crisi, al Sahel perché insieme politica e religioni disinneschino le armi dei trafficanti contro le nuove schiavitù.
“Oggi di fronte al terrorismo le religioni sono chiamate a svolgere un compito nuovo – ha detto Andrea Riccardi, fondatore della Comunità a Rai Vaticano - dopo la globalizzazione economica c’è bisogno di una globalizzazione spirituale”. È il dialogo il cuore della missione della Chiesa, oggi. Un passo avanti, un andare incontro che dal Concilio Vaticano II non ha conosciuto soste. Nelle relazioni con gli Ebrei, i nostri “fratelli maggiori”, come ha detto Giovanni Paolo II, e con i fratelli Cristiani d’Oriente, come racconta a Rai Vaticano nella puntata, il Cardinale Leonardo Sandri, Prefetto della Congregazione per le Chiese Orientali. “E’ un cammino di elevazione della cultura dell’incontro al quale siamo continuamente sollecitati come cattolici, sia con gli altri cristiani sia con i fedeli di altre religioni – sono le parole del Cardinale – perché il dialogo è l’unico strumento di pace che abbiamo”. Una televisione cattolica in un paese fortemente laico. E’ la realtà della Francia dove nel 1999 nasce KTO il primo canale religioso. “La storia di un pulcino che giorno dopo giorno ha costruito la propria identità” – dice il direttore dei programmi, che ha conquistato un pubblico anche non cattolico.
Dirette, documentari, servizi.
Il Mattino